Joe Sebok lascia il poker e passa all’industria del vino: “Avevo bisogno di nuovi stimoli”

Dal black friday a produttore di vino: questo è lo strano percorso compiuto da Joe Sebok.

Dopo esser cresciuto al fianco di Barry Greenstein ed aver partecipato ai più importanti tornei di poker, Sebok ha deciso di “appendere le carte al chiodo” e dedicarsi ad una nuova attività.

Ma il nuovo lavoro non ha per niente spaventato l’ex professionista di poker che invece si è dato subito da fare “nonostante sia stato molto faticoso impegnarsi in questo nuovo incarico”, come lui stesso ha ammesso.

Ma tra il lavoro in cantina e giocare a poker non ci sono poi così tante differenze, almeno questo è quello che pensa  Joe: “Le due attività dopotutto sono molto simili tra di loro. Nel poker ero abituato a “lavorare” fino a tarda notte e ora lavoro più di 12 ore al giorno, spesso dalle 4 di mattina fino alle 16. Un’ altra similitudine? Si deve sempre avere una grande forza mentale: non esiste nessun pilota automatico che ti porta dove vuoi.”

Ma quello che ha spinto Sebok a fare questo passo è la passione: “Le persone che amano il poker amano il poker fino in fondo. Lo stesso accade per quelle che amano il vino. Io comunque avevo bisogno di nuovi stimoli: il gioco del poker è stato buono con me nel corso degli anni, ma quando non avevo niente da fare, mi rimaneva solo contare i soldi.”