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PokerChiamaUomo – Politiche 2013: l’edge elettorale
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L’edge elettorale, ovvero come trarre profitto pokeristico dall’imminente campagna elettorale.
Come tutti sanno, il prossimo 24 e 25 febbraio saremo chiamati a votare per le elezioni politiche. Quest’appuntamento non solo è importantissimo per i destini del nostro Paese, ma permette anche di ottenere un vantaggio individuale per quei pokeristi che saranno abili a sfruttare le dinamiche psicologiche che caratterizzeranno il comportamento della gran massa dei giocatori on line durante la campagna elettorale.
Infatti, non è un mistero che il periodo che precede le elezioni scateni in Italia, sia psicologicamente sia socialmente, delle passioni e delle pressioni uniche per grandezza ed intensità [1]. Nell’imminenza di questo scenario appare quindi opportuno evidenziare quali saranno i principali comportamenti pokeristici che caratterizzeranno le prossime settimane che ci dividono dal voto di febbraio, al fine di poter adeguare il proprio gioco per sfruttare queste nuove tendenze con l’obiettivo dichiarato di aumentare il profitto ai tavoli da gioco.
1ª Tendenza: ampliamento del range delle mani
La vastissima frammentazione dello scenario politico italiano, composto di decine e decine di soggetti politici, consente ad ogni cittadino di identificarsi in un partito o in un movimento e di nutrire, pertanto, ragionevoli speranze di vittoria anche nella considerazione che in Italia, dopo il voto, tutti hanno vinto. Tale certezza di vittoria politica ingenera nel cittadino una sensazione di sicurezza che nel gioco si traduce in un ampliamento del range di mani impiegate per aprire o entrare in un piatto.
2ª Tendenza: aumento dei casi di TILT
Questo fenomeno è strettamente legato a quello precedente. Infatti, come ogni buon giocatore sa, non è affatto sufficiente credere o sperare di vincere per ottenere un profitto. Ecco che l’ampliamento del range delle mani comporta una diminuzione delle possibilità di vittoria.
Questa ferrea legge probabilistica non è accettata serenamente dal giocatore/elettore che crede invece di poter vincere anche con misere coppie di low cards o, addirittura, con combinazioni notoriamente perdenti come 2-7 e off-suit connectors. Il giocatore/elettore tende così ad innervosirsi dopo ogni sconfitta che è percepita come immeritata e ingiusta e ciò si riflette pesantemente sul suo gioco che diventa rabbioso e illogico, sfociando nella classica situazione di TILT.
3ª Tendenza: incremento dei misclick
Sebbene manchino ancora diverse settimane, l’atteso appuntamento elettorale è già oggi oggetto di accese discussioni su numerosissimi siti, blogs e social networks. Queste molteplici fonti d’aggiornamento attirano l’elettore/pokerista anche durante una sessione di gioco on line costituendo, in tal modo, un motivo di distrazione.
La conseguenza è che tendono ad aumentare gli errori dovuti a misclick. Infatti, può succedere che all’elettore/pokerista mentre sta cliccando su un sondaggio elettorale appaia improvvisamente il tavolo da gioco e, per una sfortunata ma ineluttabile coincidenza, il tasto raise sia proprio in corrispondenza del bottone del sondaggio. Inutile dire che in questi casi il rilancio avverrà su pocket cards di infimo valore.
Nota [1]: Situazioni simili sono state, peraltro, riscontrate anche in alcune tribù centroamericane e sub-sahariane. Tuttavia, questi popoli non dispongono di una struttura organizzata per il gioco del poker e, pertanto, non sono possibili ulteriori confronti.
Siamo nuovamente lieti di ospitare un altro articolo di pokerchiamauomo, il cui blog, facilmente rintracciabile in rete, è punto di riferimento degli studi non convenzionali applicati al poker e osservatorio privilegiato sull’influenza di questo gioco nei comportamenti.