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Regna ancora la confusione sull’ISPT: cambia anche il format?
Il day-one per il fatidico primo torneo dell’International Stadiums Poker Tour (ISPT) si sta avvicinando sempre più.
Sembra, però, che gli organizzatori abbiano cambiato idea anche sullo schedule dell’evento: programmato per essere giocato interamente al Wembley Stadium di Londra, ora, invece, il day 1 verrà disputato da casa giocando online.
Si andrà, infatti, dal day 1A fino al day 1F e verranno disputati dall’1 febbraio al 19 maggio: il buy-in sarà di 300 euro (con possibilità di illimitati re-entry) e ad ogni day 1 corrisponderà un’area geografica differente.
Per esempio il 3 febbraio si giocherà online in Francia, nel resto d’Europa si partirà dal 17 febbraio, mentre negli USA il 10 febbraio. In Italia NetBet Poker offre la possibilità di qualificarsi online all’evento.
Chi sopravvivrà al day 1, disputerà il day 2 nello stadio londinese, ma ci si può iscrivere direttamente alla seconda giornata pagando un buy-in di 3.000 euro.
Ma le ombre sul torneo sono ancora molte: a pochi giorni dall’inizio del torneo, ci sono molti punti interrogativi che coprono di mistero l’evento.
Prima di tutto il montepremi garantito: in un primo momento si parlava di 30 milioni di euro, poi si è scesi a 20 milioni e alla fine la parola “garantito” è stata sostituita dal termine “atteso”. L’unico riferimento attendibile circa il payout è che l’8% complessivo dei partecipanti andra “In The Money”. Inoltre il 70% di chi prenderà parte all’evento live di Wembley andrà a premio.
Anche sul numero di partecipanti vi sono ancora molti dubbi: alcuni rumors affermano che se non si raggiungono almeno i 15.000 giocatori, si corre il rischio di annullare l’evento. Ma gli organizzatori anche su questo hanno subito gettato acqua sul fuoco: “Forse c’è stata una incomprensione perché un field di 15.000-17.000 giocatori renderebbe il torneo economicamente interessante.”
Tra i presenti ritroveremo sicuramente Sam Trickett, Liz Lieu, Michael Mizrachi e Patrik Antonius: questi sono alcuni nomi importanti che hanno deciso di fare da testimonial all’evento ideato dal gruppo Tapie, interessato qualche mese fa all’acquisto di Full Tilt Poker, ma superati nelle trattative da PokerStars.