Carla Solinas cacciata di casa: “La notte si dorme!”

E’ ufficiale: riceverò lo sfratto perché la notte sto sveglia a grindare. Rido per non tiltare!

Eloquente lo status su Facebook di Carla Solinas, pubblicato appena pochi minuti fa. Forse appena meno grave di quella che aveva coinvolto poco tempo fa Irene Baroni, la situazione di Carla non è comunque per nulla piacevole.

L’abbiamo subito contattata, per comunicarle la nostra solidarietà, e per chiederle maggiori informazioni riguardo a questa assurda vicenda: ecco la storia che ci ha raccontato Carla Solinas!

Ciao Carla… come stai?

Bene. Cioè, in realtà non troppo. Ho appena finito di litigare e sono tiltatissima!

Ci racconti cosa è successo?

Partiamo dal principio: casa mia a Imperia è in uno stabile con due appartamenti, e io abito in quello di sopra da circa 3 anni. Sotto di me abita un signore, non certo anziano, che fino ad un anno fa è stato spesso in viaggio per lavoro, e di conseguenza non si è mai fatto sentire. Da un anno a questa parte ha iniziato a lavorare in ufficio in città, senza più uscire in trasferta… e sembra che il mio lavoro gli dia parecchio fastidio!

Pochi giorni fa è impazzito totalmente perché ha sentito la vibrazione (non certo la suoneria!) del mio cellulare: mi erano arrivati alcuni messaggi la notte.

E quindi si è rivolto al padrone di casa…

Il fatto è che il mio vicino di casa è il figlio del proprietario! Si è lamentato ed è riuscito a mettermi contro tutta la famiglia, persone che fino a poco tempo fa si erano comportate in modo squisito con me. Sono arrivati a parlarmi i suoi genitori, sua madre arrabbiatissima e suo padre, il proprietario, un po’ imbarazzato dalla “verve” della moglie ma comunque appoggiandola in tutti i suoi vaneggiamenti.

E di cosa si lamentano? Del rumore?

Macché! Io la notte grindo con le cuffie, non uso le scarpe in casa perché so che i muri sono sottili e in generale non ho mai fatto nessun rumore a parte la vibrazione del cellulare quella specifica notte. Si lamentano del fatto che “la notte si dorme” e che il figlio non riesce a dormire perché “sa” che io sono sveglia (pur non percependo nessun rumore). Tra l’altro, con gli impegni di lavoro, le trasferte per i tornei Live e Massimiliano che vive a Roma, io trascorrerò in casa sì e no una settimana al mese.

La madre mi ha ripetuto più volte “io non so cosa lei faccia la notte”, alludendo al fatto che io possa praticare una certa professione che per sua natura è notturna… non aggiungo altro. Queste allusioni, di tutta la vicenda, sono la cosa che mi ha fatto più incazzare, non ho davvero parole.

Come è finita la faccenda?

Molto semplicemente la signora mi ha praticamente cacciata di casa, dicendo “ormai è fine gennaio, si trovi un’altra sistemazione!” pensando che io in pochi giorni facessi i bagagli e me ne andassi.

Io ho reagito: “Lo sa che c’è un preavviso da rispettare, vero? Intanto mi mandi una bella lettera di sfratto in piena regola, e poi vedremo!”