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Theo Jorgensen: “La rapina subita è stato il peggior momento della mia vita!”
Gli ultimi giorni del 2012 non sono stati proprio il massimo per Theo Jorgensen, Pro del Team PokerStars. Qualche mese fa, subì una violenta rapina: tre delinquenti si intrufolarono in casa sua e gli spararono più volte ad una gamba.
Quegli attimi sono ormai indelebili nella mente del danese: sul suo blog ripercorre le drammatiche scene di quella sera.
“Quando sono entrati in casa – afferma Jorgensen – ed ho visto le armi mi sono preoccupato: non capivo se volevano solo un po’ di soldi o volevano fare del male a me e alla mia famiglia. E’ stato senza dubbio il peggior momento della mia vita.
Per fortuna siamo andati nel seminterrato dove ho la cassaforte ed ho capito che loro volevano solo il denaro. Poi mi hanno sparato a bruciapelo alla coscia da una distanza di due metri: io non mi ero rifiutato di dare i soldi, ma la chiave per aprire la cassaforte non l’avevo io, ma i miei vicini. Loro stavano lì davanti a me ed io ero sdraiato sul pavimento: sentivo un dolore ed un ronzio alle orecchie e gridai ancora più forte che la chiava non l’avevo io.
Mi spararono una seconda volta alle gambe e certamente hanno pensato che non ero tanto psicopatico da non voler dare a loro la chiave. Così in pochissimi secondo sono scappati fuori di casa.
Avevo molta adrenalina che mi stava scorrendo nel corpo: non ero sicuro se mi avessero sparato seriamente o era la pistola per il piantball più potente al mondo. In ogni caso corro su per le scale per accertarmi che la mia famiglia stesse bene: mentre salgo le scale mi accorgo che il sangue esce copiosamente da un buco della gamba e capisco che le pistole erano vere.
L’ambulanza ha impiegato 15 minuti per arrivare e in quel frangente mi ricordo che il dolore non era così forte come la mia voglia di bere acqua. Quando i dottori sono arrivati mi hanno dato una dose di morfina e colgo l’occasione per ringraziare l’inventore di tale medicinale.”
Il peggio è ormai alle spalle per Jorgensen che comunque non vorrà più correre rischi nel futuro: “La casa ora sembra Fort Knox, abbiamo preso tutte le precauzioni: anche la canna fumaria, se qualche ladro tenta di entrarci, è completamente al sciuro. Nel complesso stiamo meglio: sembra che stiamo tornando alla vita di sempre.”
Effettivamente, Theo sta ricaricando le batterie in Thailandia con la famiglia prima di partire alla volta di Londra per prendere parte all’EPT.