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MoVimento 5 Stelle: sì al poker live, no alle slot
Una grande confusione.
Quando la politica e/o i media si occupano di gaming, sia di poker che di altri giochi d’azzardo, il rischio è sempre lo stesso: trovarsi di fronte ad un’accozzaglia di dati giusti e sbagliati, cifre corrette riportate fuori dal giusto contesto, fatti misti a pregiudizi e, in generale, uno tsunami di disinformazione.
Per questo bisogna andare con i piedi di piombo nell’analizzare l’interrogazione parlamentare proposta da alcuni Senatori del MoVimento 5 Stelle al Ministro dell’Economia Grilli nella giornata di ieri. Questa interrogazione ha come tema il gioco d’azzardo, ed in particolare slot machine, videolotterie e “giochi d’azzardo online in generale”.
Già dal titolo si capisce come sono mischiati due ambienti, slot/VLT e gaming online, che in realtà hanno ben poco in comune. Nel testo si fa riferimento a cifre errate e obsolete, soprattutto citando più volte i “98 miliardi di euro evasi dai gestori delle slot machines”, cifra che è già da tempo stata ridimensionata dalla Corte dei Conti nella misura di 2,5 miliardi di euro – siamo ben lontani!
E come al solito non si toccano “gratta e vinci”, Lotto, SuperEnalotto, ma a questo ci siamo ormai abituati.
Quel che comunque ci fa piacere è leggere, sul forum del sito ufficiale di Beppe Grillo, l’intervento di Alan Tonetti, che nelle intenzioni è molto promettente: spinge, infatti, sulla già approvata regolamentazione del poker live in Italia.
L’intervento di Tonetti convince negli obiettivi, ma purtroppo non nel contenuto. “Le lobby dell’online […] premono affinchè nulla venga fatto” leggiamo sul forum del leader 5stellato: un’accusa con poche basi, dato che i principali interessati all’acquisto delle licenze per il poker live sono proprio gli stessi gruppi che possiedono e dirigono le poker room online.
Insomma, un primo passo avanti è stato fatto, nel rivolgere critiche a slot machine e videolottery che rappresentano la percentuale di maggioranza assoluta nel mondo del gioco d’azzardo – e, a nostro parere, sono anche tra i giochi più a rischio per i problemi sociali come ludopatia e gioco compulsivo, insieme agli “intoccabili” gratta e vinci.
Purtroppo, nonostante i piccoli avanzamenti, nessuno ha ancora portato in Parlamento un quadro esatto e oggettivo della situazione del gioco d’azzardo in Italia. Gli esperti del nostro mondo ci sono, esistono e sono preparatissimi, ma non vengono presi in considerazione da chi deve legiferare: una situazione che appare davvero paradossale, soprattutto nel mondo politico di adesso, tra tecnici e “saggi”.