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Perde 30 milioni… e fa causa al Casinò!
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Harry Kakavas è un personaggio strano.
Un miliardario che ha fatto fortuna vendendo immobili a Gold Coast, il paradiso dei surfisti che in pochi anni è diventato la sesta città più popolosa e ricca d’Australia.
Ma la sua ricchezza lo ha, purtroppo, spinto anche a ricercare eccessi. E la sua debolezza principale Kakavas l’ha trovata nel gioco d’azzardo – principalmente nel baccarat. Nonostante il suo patrimonio sia molto elevato, l’australiano si è spinto più volte a chiedere prestiti ad amici, parenti e banche per ottenere in modo rapido soldi da buttare sui tavoli verdi.
Nel corso degli anni il miliardario ha accumulato perdite in tutti i casinò di Australia e sud-est asiatico, fino a raggiungere l’impressionante cifra di un miliardo e mezzo di dollari di giocato, con un passivo di 30 milioni! Una quantità di denaro difficile da immaginare anche per noi che ogni giorno scriviamo di vincite milionarie a poker.
Dal 2000 al 2005 Kakavas era riuscito a controllare la sua dipendenza dal gioco, auto-escludendosi da tutte le case da gioco che era solito frequentare. Ma dopo cinque anni di astinenza, ha purtroppo avuto una ricaduta, e anche grossa. E’ nel 2006 che sono arrivate le perdite più grosse: si parla di più di svariati milioni persi in una sola giornata di gioco al Crown Casino di Melbourne, puntando 300.000 $ in ogni singola mano al tavolo di Baccarat.
Dopo pochi anni l’australiano è passato al contrattacco: il fascicolo è stato riaperto solo recentemente, ma è dal 2009 che Kakavas è in causa con i dirigenti del Crown Casinò, chiedendo un rimborso di 20,5 milioni di dollari.
La motivazione? Gli avvocati di Kakavas sostengono che i dirigenti del casinò fossero perfettamente a conoscenza della dipendenza patologica dal gioco d’azzardo del miliardario, e abbiano scelto di lucrarci sopra lasciandolo giocare.
Il gioco d’azzardo in Australia è regolato da un documento che si chiama Casino Control Act: non ne conosciamo alla perfezione i cavilli, ma presumiamo che sarà piuttosto difficile per Kakavas recuperare i suoi soldi sostenendo che il Crown Casinò avrebbe dovuto impedirgli l’accesso.