Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Un altro duro colpo per gli USA: la mafia russa controlla le partite High Stakes!
Area
Vuoi approfondire?
Argomenti correlati
E’ in arrivo un altro duro colpo per il poker statunitense: questa volta al centro dell’attenzione non è il poker online, ma il poker live high stakes.
Secondo quanto ricostruito dal Wall Street Journal, la mafia russa controlla un giro d’affari milionario. Numerose le città messe sotto sopra per recuperare informazioni, avviare i primi accertamenti e perquisizioni: Los Angeles, Miami, New York e Philadelhpia sono finite sotto la lente di ingrandimento.
Di primissimo livello sono i nomi dei giocatori che hanno partecipato a queste partite high stakes organizzate dalla mafia russa: un mix tra cinema e professionisti di poker da lasciar a bocca aperta. Tra i nomi citati compaiono Ben Affleck, Leonardo Di Caprio, Matt Damon, Vadim Trincher, Peter Feldman, John Hanson, Abe Mosseri, Peter Feldman e Bill Edler.
Il caso è in mano all’ormai noto procuratore Preet Bharara (in passato ha già condotto l’inchiesta sul “Black Friday”): da New York, infatti, sono arrivati i primi provvedimenti restrittivi.
L’FBI, racconta sempre il Wall Street Journal, ha fatto irruzione nell’appartamento di Vadim Trincher e l’hanno tratto in arresto con l’accusa di aver riciclato ben 50 milioni di dollari spostandoli da conti americani verso quelli russi. Flebile la difesa della moglie di Trincher: “Mio marito è innocente e ha guadagnato tutti quei soldi grazie alle sue abilità al poker. Questa situazione è frutto di un malinteso.”
Per il momento è stato aperto un fascicolo di 84 pagine: un atto di accusa dove vengono nominati giocatori di poker high-stakes, inclusi celebrità e “individui molto ricchi che lavorano nel settore finanziario”. In tutto sono 34 le persone accusate di racket, estorsione, riciclaggio di denaro e gioco d’azzardo illegale.
Sicuramente la vicenda non finirà qui, ma il poker negli Stati Uniti non sta attraversando un bel periodo, ormai da anni.