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WPT Championship: l’heads up dei truffatori
“Truffatore” è una parola molto dura, specialmente nell’ambito del gioco d’azzardo.
In questo mondo, dove tutti sono alla ricerca del massimo EV e non si fanno nessuno scrupolo nel raggiungerlo, per guadagnarsi la nomea di “truffatore” bisogna agire in modo davvero scorretto.
Purtroppo, questo è il titolo che si sono meritati, nel corso degli anni, i due poker player che sono arrivati all’heads up del WPT Championship del Bellagio: Erick Lindgren e David “Chino” Rheem.
CHINO RHEEM
Che dire di Chino. La sua reputazione è talmente compromessa che “Chino” nel gergo dei pokeristi non è più un nome. E’ diventato un verbo, e significa “truffare”. Sul forum americano 2+2 si possono leggere frasi del tipo “I’ve been Chino-ed” da parte di giocatori a cui sono stati sottratti soldi con l’inganno.
I debiti di Rheem ammontano probabilmente a svariati milioni di dollari. Non derivano solo dalle scommesse: il poker player statunitense si è spesso fatto prestare soldi per partecipare a tornei o tavoli cash, imbrogliando i propri finanziatori con finte promesse di restituzione immediata su PokerStars o Full Tilt, per poi sparire lasciando i creditori a bocca asciutta.
ERICK LINDGREN
La posizione di Lindgren è in apparenza meno grave di quella di Chino. “E-Dog” sembra essere “solo” un gambler incallito che a volte non ha a disposizione i soldi per pagare i debiti accumulati tra poker, altri giochi, e soprattutto con le sue proverbiali scommesse, le “prop bet” che tante volte gli hanno fatto perdere migliaia e migliaia di dollari.
In realtà – come avevamo scoperto l’anno scorso indagando sulle dichiarazioni di alcuni high roller come Bob Voulgaris – Lindgren spesso i soldi li ha avuti a disposizione, ma si è completamente rifiutato di pagare i propri debiti, facendosi inseguire dai creditori per mezzo mondo e continuando a spendere i propri soldi in modo stupido, dilapidandoli in scommesse.
UN TAVOLO FINALE… PARTICOLARE
Sui forum della poker community mondiale il fatto che questi due soggetti si siano trovati al tavolo finale insieme non è certo passato inosservato, e migliaia di occhi sono stati puntati sul loro gioco. Che, diciamolo, non è certo stato impeccabile: sono già arrivate le prime accuse di collusion tra i due, in particolare contro Lindgren che giocava in maniera molto aggressiva contro tutti tranne, appunto, Chino.
Nemmeno l’heads up finale tra i due si è salvato: sembra proprio che Lindgren abbia “giocato per perdere”, volendo favorire la vittoria di Rheem, probabilmente per motivi di debiti reciproci. La mano più significativa, un improbabile limp-fold con 11 bui da parte di E-Dog.
Ora, scrivono gli americani, staremo a vedere quanta gente si presenterà alla porta dei due debitori, e la confusione che si creerà a seguire: i soldi vinti in questo torneo non coprono di certo gli interi debiti dei due, e sarà un problema “suddividerli” tra i vari creditori!