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Una mattinata a Downtown Vegas con Pescatori come Cicerone
LAS VEGAS – Max Pescatori negli States è di casa: residente a Las Vegas dal 1994, ‘the italian pirate’ è la guida ideale per conoscere vita morte e miracoli della città delle luci. Quando ci si presenta l’opportunità di averlo come Cicerone, dunque, l’occasione è troppo ghiotta per non snappare.
L’appuntamento è alle dieci e mezza alla sala betting del Binion’s, il mitico casinò di Downtown che fino al 2005 ospitava le World Series of Poker. Arriviamo in leggero ritardo, ma guardandoci intorno non lo troviamo. Max ci contatta al telefono per dirci che si è fatto mettere la finale dell’Europeo under 21 Italia – Spagna sul televisore vicino alla Hall of Fame. “Stiamo perdendo, mancano pochi minuti, vi dispiace se guardiamo la fine della partita prima di cominciare?”
Ne approfittiamo per girare due riprese e scattare alcune foto alla Freemont Gallery, la struttura costruita per ridare alla parte vecchia di Vegas l’appeal perso dopo la creazione della Strip. Si avvicina un uomo della sicurezza in bicicletta per dirci che è vietato fare le riprese: se vogliamo filmare la gallery dobbiamo chiedere il permesso nell’ufficio preposto. Andiamo e torniamo con le pive nel sacco perchè la responsabile non è raggiungibile.
Intanto la partita è finita e Max ci sta aspettando. Gli raccontiamo l’accaduto e lui prende di petto la situazione: “Non vi preoccupate, riprendete! Se vengono a dire qualcosa ci parlo io, in fondo sono anni che pago tasse profumate”. Pochi minuti e arriva un altro uomo della sicurezza, stavolta in monopattino, a ribadire il divieto. Max intercede, ma il security-man è irremovibile: “La galleria è proprietà privata, senza permesso non potete girare”.
Ci spostiamo di un centinaio di metri. Max ha un aneddoto per ogni singolo Casinò che troviamo lungo il cammino, intanto la temperatura sale vertiginosamente. Ci rinfreschiamo con una birra offerta dal Pesca: “Andiamo al California, ma dobbiamo bere dentro perchè non permettono di consumare le loro bevute fuori”. Una Corona con lime costa due dollari. Non che Pescatori abbia bisogno di risparmiare, ma perchè sperperare quando si conoscono a menadito i posti in cui tutto costa meno?
Usciamo e Max ci propone di fare un giro in macchina per Downtown. Andiamo nel parcheggio dove ha lasciato la sua Range Rover. C’è un po’ di fila, il caldo continua ad aumentare, non vediamo l’ora di metterci davanti all’aria condizionata: “Riconoscerete subito la macchina perchè ha il parabrezza rotto, qualche giorno fa stavo andando in autostrada e mi è arrivato un sasso addosso. In mezzo al deserto capita spesso che il vento trasporti i ciottoli sulle strade”.
Qualche altro minuto e finalmente uno dei parcheggiatori porta la macchina. Nel sedile posteriore ci sono diverse bandane tricolore che qui negli States sono valse a Pescatori il soprannome di ‘Italian Pirate’. Max ci racconta dei tempi in cui girava Las Vegas in bicicletta, e intanto snocciola aneddoti sui diversi casinò che scorrono dal finestrino.
Ci fermiamo per fare altre riprese in esterna. Per ripararmi dal Sole ormai a picco in cielo mi metto sulla testa una guida gratuita di Las Vegas. “Mentre noi siamo fuori vai pure dentro la macchina, no? Ti godi l’aria condizionata e io sono sicuro che non me la fregano” – mi dice Il Pirata, e non me lo lascio ripetere due volte.
Un altro giro e intanto si è fatta l’una. Max va a riposare per arrivare preparato al meglio al 2.500$ Razz del pomeriggio. Noi torniamo a casa con tante incredibili storie che potrete seguire nel format ‘Maxima Vegas’, dai prossimi giorni rubrica fissa di Vegas2Italy.