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Ferdinando Lo Cascio si ferma vicino al Final Table, anche Meoni e Falaschi in the money
La magnifica giornata di Ferdinando Lo Cascio, anzi, “la maratona“, come lui stesso l’ha definita, si è dovuta concludere a pochi passi di un Day3 che ormai sembrava vicino e con il sogno infranto di un Final Table che sarebbe stato il quarto per l’Italia quest’anno. Alla fine niente di tutto ciò si è avverato e il pro di Titanbet viene eliminato in 23ª posizione per un premio di 15.024$, dieci volte il buy-in, certamente una consolazione non proprio magra.
Avevamo già detto ieri che Lo Cascio partiva abbastanza in alto nel chipcount, quindi oggi non possiamo parlare assolutamente di sorpresa. Il giocatore palermitano aveva espresso un ottimo poker nel Day1 e così è stato anche nel Day2, dove il field si è ristretto sempre di più dai 249 giocatori che hanno iniziato la giornata. Il primo italiano dei tre superstiti di ieri è stato Luca Falaschi, la cui avventura si è fermata al 188º posto per 2.888$.
Prima di rimanere in 100 giocatori abbiamo perso alcuni pezzi grossi: Mark Radoja, JC Tran, Tuan Le… Subito dopo di loro, in 95ª posizione è stato eliminato il penultimo giocatore italiano rimasto in gara, Alessandro “Cippino1” Meoni, che ha raccontato ai nostri inviati lo sviluppo della sua ultima mano: “Avevo dieci bui, da sb pusho AQ a fiori, mi chiama bb che è lungo con Q9o… al flop scendono due fiori, al turn arriva questo nove finto che gli dà il pot!“. Un colpo duro da mandare giù, ma forse i 3.938$ della sua 95ª posizione aiuteranno il giocatore pratese.
Lo Cascio invece non si fermava e continuava a macinare fiches. Alla pausa cena arrivava tranquillo, perfettamente in average con i 60 giocatori rimasti, fra cui rimanevano alcuni tipi tosti, come Allen Cunningham o Brandon Yu. Paradossalmente le cose diventavano più difficili con lo stomaco pieno e Ferdinando rimaneva subito short, entrando nella dinamica “push or fold” caratteristica di queste fasi del torneo.
Non è sembrato comunque un problema, perché il primo raddoppio arriva partendo da sotto, quando l’AT suited del palermitano ha la meglio sulla coppia di jacks del suo avversario, aiutando Ferdinando a prendere un po’ d’aria con solo 41 giocatori rimasti. Lo Cascio raddoppierà ancora con 30 players left, di nuovo con un pizzico di fortuna: i suoi QJ suited trovano un jack sul flop e ribaltano la situazione con l’AK dell’opponente.
È così che Lo Cascio è arrivato agli ultimi tre tavoli, dove oltre a Cunningham c’erano Griffin Benger e Kara Scott, che sembra aver saputo addattarsi bene dalla sua posizione di giornalista a quella di giocatrice di poker.
L’eliminazione di Ferdinando arrivava poco dopo il redraw dei tre tavoli, in un colpo ormai troppo difficile da rimontare. Da hijack pusha le ultime 15 blinds con coppia di 7, ma il cutoff si isola con i suoi American Airlines che mandano definitivamente Lo Cascio al tappeto. Ferdinando ci spiegava come si sentiva in un momento così duro per un giocatore: “Arrivati a questo punto, in un torneo maratona con più di 2000 iscritti, si spera sempre di arrivare fino in fondo. Ma negli ultimi livelli di giornata ho vinto due colpi mettendo da sotto quindi il rammarico è relativo“.
Pensieri non solo condivisibili ma anche degni da ammirazione per la freddezza e il savoir faire: a questo punto forse per lui era più facile parlare di “cooler imparabile”, come speso succede quando si viene eliminati, ma Lo Cascio ha avuto invece la lucidità di vedere la giornata nel suo insieme ed essere soddisfatto di quello che in realtà è un ottimo piazzamento: 23º su 2.161 iscritti e un premio di 15.024$. Ecco il chipcount dei giocatori rimasti per il Day3: