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Giocare cash in un casinò a caso di Vegas: tre cose da sapere.
Prima di ieri non mi ero mai seduto al tavolo di un casinò. Finito il lavoro al Rio, con Rudy Gaddo abbiamo deciso che dopo otto giorni di Las Vegas era arrivato il momento buono per giocare. Al Quad’s ho imparato alcune cose che potranno tornare utili ai neofiti come me:
– Lasciare sempre la mancia al dealer.
Negli States la ‘tip’ è d’obbligo al bar, al ristorante, al tassista, al personale dell’albergo. Se volete restare simpatici a chi vi deve offrire un servizio, non c’è modo migliore di elargirgli una bella mancia. E siccome il servizio che offre il dealer è di quelli che spostano soldi, meglio non essere tirchi. In ogni piatto vinto, lasciate almeno un buio di mancia al mazziere: potete star certi che se ne ricorderà.
La cosa mi è diventata evidente non appena mi sono seduto al tavolo e ho notato che il ragazzo americano alla mia sinistra, un giovincello loquace in occhiali da sole e cappellino, dispensava costantemente mance al dealer. Come leggerete sotto, nel corso della partita è stato ripagato.
– Ogni Casinò ha le sue regole: “E’ l’America ragazzo!”
L’azione è questa: chiamo QTs da bottone il raise di un early position. Su flop K72 checkiamo, al turn arriva un T e io chiamo la sua bet di 10 dollari. Al river il board si accoppia con un altro due, il biondino check raisa a 40 dollari la mia bet di 15 dollari. Decido di chiamare, lui insta-mucka e si complimenta per il bel call. A quel punto il ragazzo di cui ho scritto sopra mi offre una chip rossa (5 dollari) per fargli vedere le mie carte. Io rifiuto, ma il dealer prende in mano la situazione e le gira senza che io me ne accorga (è il primo piatto che vinco giocando cash live nella mia vita, tutta la mia attenzione è rivolta all’impilare le chips). Il ragazzo francese alla mia destra mi avverte del misfatto, io protesto, il dealer risponde che lì funziona così. Al tavolo nasce una discussione, gli altri chiamano il floor e poi mi dicono che ho ragione. Il dealer puntualizza: “Hai ragione, ma anche torto”. Gli chiedo stupito: “Come faccio ad aver ragione e torto nello stesso momento Mister?”. La sua risposta è tranchant: “E’ l’America ragazzo! Qui le cose funzionano così”. Quindi, se volete sapere bene cosa vi aspetta, chiedete le regole della casa prima di sedervi: potreste ritrovarvi ad avere torto e ragione nello stesso momento, perchè in America funziona così.
– Le bevute al tavolo sono gratis, attenti a non farvi prendere dalla gola!
Con frequenza variabile da casinò a casinò, ai tavoli passano le cameriere a chiedere ai giocatori cosa vogliono bere. Tutte le bevute sono gratis, basta lasciare la mancia. La tentazione, in un posto come Las Vegas dove una Corona in lattina costa 8 dollari nel bar più economico, è ovviamente quella di dissetarsi a profusione. Alle cinque di mattina, complice anche la stanchezza della giornata di lavoro sul groppone, alla fine della seconda Corona ho lasciato 40 bui a un avversario in una giocata a dir poco discutibile. E meno male che era solamente la seconda birra, e che fino a quel momento stavo vincendo 120 bb! Cosa ancora peggiore, prima di trovare la macchina nel parcheggio a cinque piani del Casinò abbiamo impiegato una buona ora. Da quanto ho appena scritto discende un corollario: quando lasciate la macchina in uno dei megaparcheggi dei Casinò, abbiate cura di ricordarvi il piano e il numero di posto se non volete impelagarvi in una vera e propria caccia al tesoro!