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Max Pescatori al Day2 del Poker Players Championship da 50.000$
Finalmente è partito il torneo che Max Pescatori aspettava con ansia dall’inizio delle WSOP, il Poker Players Championship, un evento da 50.000$ di buy-in. Qui si fa sul serio: il Main Event è ancora il più ricco delle WSOP ma questo è il torneo che i veri professionisti del poker vogliono vincere. Il field più ostico del mondo, otto varianti di poker e un braccialetto in gioco che andrà oltre il milione di dollari.
Ai nastri di partenza solo 120 giocatori fra cui spunta subito la figura del mitico Doyle Brunson. “Texas Dolly”, con cui siamo riusciti a scambiare due parole in esclusiva, ha giocato un po’ al nascondiglio negli ultimi tempi sulle sue apparizioni alle WSOP ma la verità è che Doyle fa fatica a perdersi un torneo di queste caratteristiche, soprattutto se a fargli compagnia al tavolo è la sua amica Jennifer Harman. Non è andata per niente male a Doyle, che infatti ha chiuso la giornata 14º con 232.000 fiches.
L’altro giocatore su cui puntano i riflettori è per forza Michael “The Grinder” Mizrachi, vincitore di due delle ultime tre edizioni di questo torneo, nel 2012 e nel 2010. Due braccialetti che hanno un valore complessivo di più di tre milioni di dollari ma un prestigio ancora maggiore, che va al di là dei soldi vinti.
Per far capire come questo sia un torneo dove l’abilità è la variante più importante, la struttura è fra le più giocabili delle WSOP. Stack di partenza di 150.000 fiches, durante i primi cinque livelli della giornata (che sono di 100 minuti e non di 60) i limiti delle big bets (nei giochi in cui sono contemplate) non vanno oltre le 3.000 fiches e i bui sono in torno alle 400-800. In effetti, dai 120 iscritti sono stati eliminati solo 7 giocatori e la registrazione sarà ancora aperta nel Day2, poiché l’average del torneo è praticamente identico allo stack iniziale.
Ma come sono le mani di un torneo così? I livelli di pensiero sono inimaginabili e le eliminazioni che abbiamo visto sono stati praticamente tutti dei cooler imparabili, como il set over set con cui Johnny Chan è stato eliminato da Barry Greenstein. Si è salvato di una mano simile il grande Pescatori, che ci spiegava: “All’ultima mano di giornata, di Pot Limit Omaha, avevo full d’assi ma il mio avversario ha chiuso poker di sette“.
Per fortuna per Max questa era una mano di Omaha Hi-Lo ed essendoci sul board la possibilità di un low, il pro di Poker Club non ha spinto tutte le fiches in mezzo. In ogni caso, Max vede il bicchiere mezzo pieno per come è andata la giornata: “sono soddisfatto per le carte che ho avuto, chiudo a 134.100 ma in tutta la giornata avrò vinto cinque o sei piatti“. Ci vuole un mindset veramente da campione per gestire una giornata così.
Max continuerà dunque domani la maratona di questo Poker Players Championsip, che durerà probabilmente quattro o cinque giorni considerando il parsimonioso ritmo delle eliminazioni. Tutto ancora da decidere anche se ci sono alcuni giocatori che hanno cominciato una leggera fuga nel chipcount: uno di loro è Jason Mercier, che alla conclusione del Day1 pensava di essere chipleader senza sapere che Jonathan Duhamel (e Jared Bleznick) aveva fatto addirittura meglio di lui. Infatti Mercier e Duhamel scrivevano praticamente lo stesso tweet a pochi secondi di differenza.
Bagged 340,600. Prolly chipleader 50k poker players championship #chipsdigme
— Jason Mercier (@JasonMercier) July 1, 2013
50k day 1 is over, bagged up 401,300 chips, prolly chip leader, back at 2pm tomorrow #mixgames
— Jonathan Duhamel (@JonathanDuhamel) July 1, 2013
Ecco il chipcount dei primi 20, pieno zeppo di campioni: