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WSOP Main Event: Tutti e 12 in the money! Cinque italiani al Day5!
Giornata veramente da 30 e lode per i nostri al Day 4 del Main Event delle World Series of Poker. Innanzitutto perché dai dodici che erano partiti tutti e dodici sono riusciti ad arrivare in the money, compreso Maurizio Caressa che era shortissimo con tredici bui. Al Day5 porteremo ancora cinque italiani fra i 239 superstiti a questo lunghissimo ed estenuante Day4.
Il primo a fermarsi è stato Caressa, con grande rammarico perché non è che sia andato all-in con le banane una volta in the money. Maurizio partiva molto avanti con JJ contro 55 ma l’avversario ha settato al river e ha infranto i sogni di rimonta del giocatore italiano, che è andato subito a ritirare il suo premio di 19.106$ per la sua 635ª posizione.
Poi è trascorso veramente tanto tempo finché abbiamo visto un altro giocatore italiano venire eliminato ed è che la nostra squadra ha tenuto forte tutta la giornata e ha perso i suoi pezzi in mani in cui i nostri hanno dimostrato di giocare per vincere e non solo per piazzare la bandierina.
È proprio quello che è successo ad Andrea Carini, prima azzoppato da un fortunato Luke Schwartz e poi eliminato in un four-way pot in cui mette tutte le fiches in flush draw. Purtroppo il chipleader del tavolo non solo ha carte più alte di quelle di Andrea ma anche un flush draw più alto, lasciando Andrea con pochi out. Turn e river bianchi e Andrea si ferma al 359º posto per 32.242$.
Subito dopo è stato fatto fuori Carlo Savinelli in un pot che l’avrebbe portato oltre il milione di fiches, che in quel momento della giornata significava fare sicuramente top10. La mano è una delle più classiche dei tornei: il flip fra AK e QQ. Carlo trova un A al flop ma la dea bendata non vuole fargli andare oltre e gli piazza una Q al turn che lo elimina. Anche 32.242$ per lui, out in 354ª posizione.
Eravamo arrivati alla seconda pausa della giornata e nulla faceva presagiare che Walter Treccarichi, vicino al milione di fiches, sarebbe stato il prossimo italiano ad essere eliminato. L’elenco dei colpi persi dal giocatore siciliano è demoralizzante: prima gli scoppiano le donne con una coppia di 2 che setta, poi ancora con le donne trova un avversario con i KK, poi un colpo al 70% ancora perso: TT contro TJ… Il colpo finale invece è standard: con 87, Walter floppa una bilaterale e le mette tutte ma l’AT dell’opponente tiene. Out in 335ª posizione, anche 32.242$ per Walter.
Finiscono così le prime WSOP di Walter Treccarichi, di cui possiamo dire che ha fatto l’esordio col botto, con tre in the money molto sostanziosi (oltre 60.000$ vinti) ma soprattutto con tre deep run che hanno fatto capire che il poker italiano ha una nuova grande promessa che ci porterà tante soddisfazioni. Walter lasciava questo messaggio su Facebook: “Non recrimino nulla! Ho giocato il mio miglior poker mi sono divertito infinitamente e direi che queste Wsop sono state fantastiche anche se rimangono tanti forse troppi rimorsi! Ringraziare tutti per il tifo e il calore datomi sarebbe troppo poco! Adesso mi godo questi ultimi giorni a Vegas e farò il tifo per gli italiani rimasti in gioco!“.
Nel frattempo quasi tutti gli altri italiani iniziavano a formare degli stack importanti, soprattutto Andrea Dato, che si portava oltre il milione di fiches, una cifra da cui non sarebbe sceso fino alla fine della giornata, dopo un ultimo livello . Non gli andavano molto dietro Sergio Castelluccio, Alessandro Fasolis e Gaetano Preite. Luca Moschitta girava in torno al mezzo milione mentre Lacchinelli iniziava a boccheggiare nonostante fosse riuscito prinma a fare un triple-up.
Prima di Lacchinelli, però, sono stati eliminati altri due italiani. Giuseppe Zarbo si arrendeva in 323ª posizione, quasi come l’anno scorso, quando finì 363º. Rimasto short con 16 bui, l’hanno messo all-in con K5 e lui ha chiamato con AJ. Purtroppo un 5 al river ha messo fine alla run di Zarbo, che dovrà accontentarsi di 32.242$. Stesso premio per Daniele Guidetti, i cui jacks non hanno retto il colpo decisivo: 298º posto per lui.
Un gradino sopra nel chipcount è finito il nostro “Funambolo” preferito, Riccardo Lacchinelli, che ha saputo resistere con un’enorme tenacia per tutta la giornata finché non è stato eliminato in 258ª posizione. Riccardo pusha KQ e viene chiamato da 77. Dopo il turn tanti out per lui, che oltre alle overcards ha una bilaterale ma la sua avventura arriva comunque alla fine con un bel premio di 37.019$.
A quel punto la giornata era quasi finita e il dubbio era soprattutto sapere con che stack sarebbero andati i nostri 5 superstiti a giocare il Day5. Il migliore dei nostri domani sarà Alessando Fasolis, che ha imbustato 896.000 fiches e si mostrava “estremamemente soddisfatto, ho continuato sulla linea che mi ero prefissato di evitare gli spot ad alta varianza“. Cosa significa questo esattamente?, gli abbiamo chiesto: “In un torneo in cui l’average è di circa 50-60 bui non ha molto senso andare a giocarsi un grosso flip preflop, può farti eliminare prematuramente quando sei ancora molto lontano dall’obiettivo principale“. Una strategia che per ora paga, eccome.
Andrea Dato chiude vicino a Fasolis, con 886.000 chips dopo un po’ di peripezie al tavolo: “Sono partito corto ma poi ho vinto un flip che mi ha fatto salire a 700.000 con QQ contro AK. Poi ho fatto un grosso bluff che mi ha portato a 1.350.000“. Purtroppo è stato un altro bluff a portargli via tante fiches: “ho provato a bluffare Ashton Griffin, check-callando in un piatto tribettato per poi check-raisare al turn con 3 carte a colore“. Peccato che Griffin abbia instapushato e Dato a quel punto abbia dovuto foldare.
Il terzo dei nostri domani sarà Gaetano Preite, che nella busta ha messo 762.200 gettoni. Preite è rimasto “impressionato dal livello degli avversari al tavolo, soprattutto di Marvin Rettenmaier e di Annette Obrestad“, con cui ha giocato una parte importante della giornata. Comunque Preite non si è fatto intimorire e quasi alla fine del day li ha squizzati con 52 dopo un raise di Marvin e un call di Annette, facendo addirittura vedere il 5 in un segnale di forza.
Un po’ sotto chiudono Luca Moschitta e Sergio Castelluccio, che comunque avranno degli stack ben oltre i 30 bui. Moschitta ha chiuso a 628.000 fiches dopo aver passato grande parte della giornata con circa 250.000. Prima un double-up e poi l’eliminazione di uno short gli hanno fatto finire con comodo. Castelluccio invece non era per niente soddisfatto del suo Day4: “ho superato il milione quattro volte e quattro volte sono sceso, il più scarso al tavolo ha avuto un sacco di board fortunati, gli avrò dato un milione e mezzo di chip in totale solo io“. Speriamo Sergio riesca a smaltire il tilt questa notte e domani faccia moltiplicare le sue 554.000 fiches.
QUALI SARANNO GLI AVVERSARI AL TAVOLO DEGLI ITALIAN? ECCO L’ANALISI DEL TABLE DRAW!
Chipcount italiani
Alessandro Fasolis 896.000
Andrea Dato 886.000
Gaetano Preite 772.200
Luca Moschitta 628.000
Sergio Castelluccio 554.000
Domani quindi partirà il Day5 con 239 giocatori in cui i primi eliminati prenderanno come premio 37.019$. I grossi gradini del chipcount inizieranno ad assottigliarsi con 99 left e a quel punto ogni tavolo che verrà tolto significherà un salto di minimo 12.000$ nei premi. Fra i big dobbiamo sottolineare l’eliminazione di Doyle Brunson in 409ª posizione, Matt Affleck (370º), Allen Cunningham (331º) o “Elky” Grospellier (295º).
Sono sopravvissuti invece Greg Mueller, Annette Obrestad, il difensore del titolo Greg Mueller e Yevgeniy Timoshenko, che vorrà toglirsi la spina di essere stato il bubble man del One Drop di quest’anno. Tutti loro saranno come i nostri cinque italiani a caccia del sogno del braccialetto da 8.359.531$. Ecco i primi del chipcount: