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Max Mosele: “Voglio ringraziare tutti per questa splendida avventura a Las Vegas!”
Per Max Mosele è tempo di tirare le somme per questa sua spedizione a Las Vegas: il pro di PokerYes, un po’ con razionalità e un po’ con il cuore, cerca di analizzare a 360 gradi le sue WSOP, vissute comunque da vero protagonista.
I rimpianti e i brutti colpi sono difficili da cancellare, ma servono per far crescere un giocatore sia al tavolo verde che nella vita.
Di seguito le bellisime parole scritte da MAXSHARK:
Ok dopo 35 giorni, tra meno di 24 ore, abbandonerò il caldo torrido del Nevada per tornarmene nella mia “fresca” (almeno spero faccia meno caldo che qui) patria.
Il bilancio è stato di 3 itm su 12 tornei e considerato che c’è circa un premio ogni 10 players è senza dubbio un ottima media. In realtà però quello che conta, per compensare tasse e spese, è arrivare ai tavoli finali e purtroppo fatico a non pensare a quanto velocemente mi abbia polverizzato questo sogno, ad un passo dal realizzarsi, quel maledettissimo 3 al river che mi cracka gli assi, colpo al 4% a 18 left del prestigioso torneo da 5.000$ in un megapot dopo che mio oppo mi segue preflop e flop di fatto quasi committandosi!
Lo so, lo so, son colpi che capitano, thats poker etc.. …ma se ti capitano alle WSOP, a 14.000 km da casa, in quel contesto, in uno dei tornei dal field più duro, al 4%, a 15 minuti dalla fine delle 10 ore del day2, in un pot che ti proietta top 5, quando il primo vince 610.000 $ il secondo poco meno di 400.000, il terzo quasi 250.000, quando 498 dei 516 players son già usciti e quando di fatto sei ad un passo dal braccialetto e dal titolo di campione del mondo …beh credo e spero capiate il mio malessere …non a caso questo è forse il peggior colpo, visto il contesto nell’intero suo insieme, ricevuto in decine di migliaia di games e milioni di mani che ho giocato nella mia vita. Colpi che ti distruggono il morale, ti levano il sonno, ti rovinano umore e soggiorno a Las Vegas, colpi però che chi affronta i tornei live, conoscendo l’enorme varianza che li contraddistingue, deve mettere in preventivo che ti possano accadere, e deve essere preparato psicologicamente ad accettarli e, pur essendo bocconi amari, essere allenato a digerirli pur essendo consapevole che difficilmente verranno mai compensati, perchè non ti stai giocando uno dei migliaia di mtt online.
Ma diamoci un taglio …voglio pensare alle cose belle vissute in questo mese abbondante. Intanto la fortuna di poter stare a Las Vegas per partecipare alle Wsop, esperienza che auguro a tutti voi un giorno di avere. Ma la cosa che mi è rimasta più impressa e mi porterò con me è quanto abbia potuto constatare questo gioco sia popolare in tutto il mondo in tutte le fascie d’età ed in gente di qualsiasi etnia! Pazzesco!!!
Ho avuto al tavolo (mi è successo al cash) un uomo che aveva, secondo me, superato i 90 anni (si avete letto bene 90 anni) che, con classe infinita di una persona che la vita l’ha vissuta, sapeva stare al tavolo e sorrideva spesso mentre con le mani, tanto tristemente quanto fortemente tremanti, sorseggiava il suo succo d’arancia e metteva le chips sul piatto…. eppure sorrideva e appariva molto più sereno dei soliti duri ai tavoli che magari son poco più che adolescenti ma giocano con la smorfia incazzata con la vita piantata sul viso. Ho avuto al mio fianco in un torneo una persona praticamente quasi nn vedente che ad ogni flop doveva purtroppo farsi dire le carte dal dealer che, inizialmente stupito, appena capito il motivo, prontamente rispondeva alla curiosa domanda… avendolo al mio fianco, ad ogni piatto che prendeva mi ringraziava perchè (dopo avergli chiesto il permesso) gli mettevo ordinatamente le pile di chips per valore davanti a lui spiegandogli il valore complessivo… vi chiederete come faceva a vedere le sue carte …ebbene tirava il busto indietro e le metteva a circa 3 cm dai suoi occhiali. ho avuto al tavolo sia ovviamente le solite belle ragazze giocare ed anche bene, ma ho avuto anche distinte signore sulla settantina che, senza alcuna remora, fermamente checkraisavano e tribettavano.
Son tutte scene che mi han colpito positivamente e che mi hanno convinto, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di quanto sia amato e giocato da tutti il nostro Texas Holdem …son scene che bisognerebbe far vedere a chi si ostina a considerare il nostro hobby, passatempo, lavoro, passione, come un semplice stupido gioco da fumoso saloon riservato a gente malata o malavitosa… e che pur non conoscendo queste sfaccettature sociali e magari non sapendo neppure le regole, con arrogante presunzione vorrebbe vietarci il gusto e la libertà di assaporare.
Quindi tra qualche ora mi alzerò in volo, ma prima vorrei ringraziare il mio sponsor PokerYes che, non solo mi ha aiutato a vivere questa nuova avventura, ma anche ha affiancato una promozione che ha coinvolto tutti i giocatori, anche i semplici amatori, con tornei gratuiti che permettevano di vincere una parte di quello che avrei vinto io. Ringrazio inoltre coloro che hanno avuto fiducia in me, fiducia dimostratami comprandomi anche piccole quote di questa mia trasferta, ringrazio i miei cari e i miei affetti personali per essermi stati vicini pur se distanti migliaia di km ed infine non mi stancherò mai di ringraziare coloro che in questi anni ho conosciuto online e che mi han supportato (e spesso sopportato visto i frequenti whine ), tifato e sostenuto dandomi costantemente morale e carica …il tutto senza alcun interesse, magari stando svegli di notte per aspettare qualche mio aggiornamento. Aggiornamenti e condivisioni delle mie mani più importanti che ho fatto, ci tengo a precisare a magari qualcuno infastidito e me ne scuso, nel rispetto di chi ha investito su di me, dal mio sponsor PokerYes ad alcuni miei stakers, ed anche e soprattutto perchè mi veniva chiesto dai miei amici (veri) e dai miei cari.
Ok ora è tempo di preparare le ultime cose, fare un salto al Rio a tifare i superstiti azzurri (beati voi, vi invidio grrrr, ma gogogo state dimostrando che l’italia del poker è molto cresciuta), salutare gli amici ancora qui a Las Vegas e tornare a grindare online, palestra dove son cresciuto pokeristicamente dove, da un lato è brutto perchè nn sei a contatto con la gente, ma dall’altro è meglio perchè sapendo di poter giocare migliaia di tornei, accetti molto più serenamente le sequenze di scoppi naturali che accadono a tutti a sto giochino, ma che se ti capitano live non è detto che mai le recupererai perchè il nr. di tornei che puoi fare è enormemente più limitato.
Ma io non mollo, quindi prossimo appuntamento live IPT di Sanremo e occhio alla nuova promozione su Pokeryes, potrete vincere il 5% di quello che vincerò io …e prima o poi il megashippo arriva …stay tuned …Max ve lo promette!
Ciao ragazzi un abbraccio a tutti … ops ringrazio anche chi ha avuto pazienza di leggere fino a qui visto il thread kilometrico 😛