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Come organizzare una serata di poker cinese fra amici
Vi ricordate quella puntata di “How I met your mother” in cui Barney Stinson sfidava dei tipi cinesi ad Atlantic City in un gioco stranissimo? Bene, abbiamo due belle notizie: la prima è che il poker cinese non è così difficile da giocare e la seconda è che si tratta comunque di un gioco che può essere altrettanto divertente. Qua vi offriamo qualche consiglio su come organizzare una bella serata di questo gioco che sta riscuotendo così tanto successo nel mondo del poker.
L’estate è sicuramente un ottimo periodo per iniziare con il poker cinese: siccome possono giocare massimo quattro persone, non c’è bisogno di chiamare quello che in realtà non sta simpatico a nessuno perché altrimenti si è in pochi: con due o tre amici siamo proprio a posto.
Poi non c’è bisogno di trovare la solita valigetta con centinaia di fiches per creare una partita che sappia di final table televisivo. Siccome il poker cinese si gioca a punti, basta praticamente qualsiasi cosa per segnarli, volendo anche semplicemente un pezzo di carta e una penna… Vi ricordiamo in ogni caso le regole di questo gioco.
Regole del poker cinese
Nel poker cinese si danno 13 carte a ogni giocatore, che dovrà formare tre file di 3, 5 e 5 carte rispettivamente. Con queste carte ogni giocatore dovrà formare tre giocate organizzandole dalla più bassa (quella con solo 3 carte dove la giocata più forte possibile è ovviamente il tris) alla più alta (la seconda fila di 5 carte). Una volta che tutti hanno organizzato le proprie carte, si girano e si procede con il punteggio.
Fin qui il poker cinese diciamo “classico”. La variante che sta diventando più famosa è invece quella chiamata Open Face. In questa variante si distribuiscono all’inizio solo 5 carte, che devono essere già piazzate già in vista (da qua il nome “open face”) nelle tre file. Successivamente ogni giocatore riceverà una carta a turno che dovrà situare in una delle tre file fino a completare le 13 carte nella struttura 3-5-5. In questa variante capiterà qualche volta di finire per “bucare” (to foul in inglese) la propria mano: cioè, capiterà che non si rispetterà la struttura dei punti, dal più basso nella fila da 3 carte al più forte nella seconda da 5. In questo caso, la sua intera mano viene squalificata e il giocatore paga i massimi agli altri giocatori. (Vi consigliamo un po’ di buonsenso con questa regola all’inizio, soprattutto nell’Open Face).
Il punteggio
In una seconda fase si assegnano i punti. Ogni giocatore si confronta individualmente con gli altri, quindi è possibile avere una mano con cui perde contro un giocatore ma vince contro un altro. I punti corrispondono a ogni singola fila: possiamo aiutarci a capirlo con questa immagine:
Nella prima fila vediamo “T carta alta” (a destra) che batte “8 carta alta”. Nelle altre file le coppie più alte sono a sinistra quindi nel punteggio della mano il giocatore a sinistra ottiene 1 punto dal giocatore a destra. Facile, no? E poi? Per il resto in realtà basta vi mettiate d’accordo fra di voi, noi ci limitiamo a dirvi qualche dritta su come si gioca a poker cinese nei casinò:
– “Royalties” e scoop: si considera che un giocatore fa “scoop” su un altro quando batte tutte e tre le mani possibili. In quel caso di solito il giocatore che vince prende un punto in più da quello che perde, cioè 4 anziché 3. Le “royalties” fanno parte solo dell’Open Face perché premiano con punti extra i giocatori che rischiano per completare una giocata forte. Quelle più utilizzate sono: 2 punti in più per una scala, 4 per un flush, 6 per un full, 10 per un poker, 15 per una scala colore e 20 per una scala reale.
Questi punti possono essere raddoppiati se queste giocate si ottengono nella fila intermedia, ovviamente sempre che la giocata non si trovi in una mano “bucata”. Se fate un full nella fila di mezzo ma nell’altra da 5 carte avete solo una coppia non otterrete nessun punto e dovrete anche pagare i massimi ai vostri avversari. Se invece avete un full nella mano più forte e una scala in quella media otterrete 1 punto + 6 di royalty per il full e 1 punto + 4 di royalty (scala x 2) per la scala.
Per quanto riguarda la fila da 3 carte, si concede 1 punto in più per ogni coppia sopra il 6, cioè: una coppia di 6 vale 1 punto di royalty mentre una coppia di assi vale 5 punti e una di assi 9 punti.
– Mani totali: le partite più comuni sono quelle a 25 e a 100 mani. Il nostro consiglio è di cominciare con una partita a 25 (anche “play money”) per iniziare a capire le dinamiche e poter fare più tardi un’altra partita più “sul serio”.
– Valore dei punti: ovviamente anche questo dovete sceglierlo in funzione di quanto volete giocare. Considerate che in una partita a 4, il giocatore più vincente può fare fra i 50 e i 100 punti senza royalties (se è skillato anche di più) dopo 25 mani, quindi se non volete giocarvi solo gli spiccioli per andare a comprare il pane una cifra come 0,25€/punto può andare più che bene. La cosa più importante come al solito è che tutti giochino “rollati” e che tutti siano consapevoli di quanti soldi si possono vincere o perdere.
In ogni caso la parte migliore di giocare poker cinese con i vostri amici è che sarà difficile che nessuno sia nettamente superiore agli altri in questo momento in cui il gioco è così “giovane”, quindi le partite saranno equilibrate ed emozionanti senza che nessuno si senta il pollo da spennare.