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Poker a Manila: la partenza di TonyG e lo scalo a Dubai
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Manila, la capitale delle Filippine, non certo la prima città che viene in mente se si parla di poker e gioco d’azzardo.
Eppure dietro a Las Vegas, e soprattutto dietro a una così vicina Macao, l’esplosione di nuovi casinò e partite sempre più interessanti sta contagiando anche questo luogo: una novità assoluta per il mondo del gambling e del poker, che ancora deve abituarsi appieno a vedere Macao come nuova capitale del gioco mondiale, e in un immediato futuro potrebbe ritrovarsi con un secondo polo d’interesse, sempre nel sud-est asiatico.
Qui su ItaliaPokerClub abbiamo una grande fortuna: uno dei personaggi storici del poker italiano, giocatore e habitué dei casinò già da prima che molti dei nostri miti odierni sapessero tenere due carte in mano, che è appena volato a Manila, e ci racconterà la sua esperienza da giocatore nelle Filippine.
Ecco, in diretta da Manila, i primi due capitoli dell’esperienza del TonyG nostrano!
15 agosto 2013, ore 1.30
Caldo. Due settimane di caldo, insopportabile. Ecco da cosa scappo, ecco perchė son contento di partire. Caldo appiccicoso, caldo azzecoso. La notte si riposa male. L’aria condizionata mi manda fitte nei polmoni ogni volta che passo repentinamente dal caldo torrido ai ghiaccioli di ambienti raffreddati. Il 15 agosto. Tutti sono al mare, tutti sulle spiagge e io cambio emisfero. Godo al pensiero.
Scappo. Escape. Magari troverò ugualmente caldo, ma l’idea di allontanarsi, mi da già un senso di relax. Quando in questi giorni andavo da casa al lavoro a piedi, 700 metri di calore assorbito, dall’asfalto che calpesto e dall’umidità della laguna che mi circonda. Al ritorno, alle 13, la stessa strada che mi riporta a casa diventa la “lunga strada della sauna”. Mi torna in mente un’immagine di un film di Totò e Peppino, dove Peppino suda e sbuffa e tira fuori un fazzoletto gigante, quasi una tovaglia e si asciuga fronte e collo. Ecco cosa sognavo, un fazzoletto gigante refrigerante. Sul collo.
E domani via a Manila. Manila la futura capitale del gioco del Sud Est asiatico, pronta nei prossimi anni a inseguire Macao. Giusto pochi giorni fa è uscita su Il Sole 24 ore un’interessante analisi su Macao e Manila. E poi Manila è già sede di una tappa dell’Asian Tour di Poker Stars. E poi c’è un maxi casinò, anzi due. Insomma una nuova tappa dell’Eternauta, che ha deciso di tornare su rotte nuove o vecchie, non importa. È il viaggio che ci arricchisce, non la singola meta.
Vi racconterò di poker, di gambling, di uomini o donne, storie, tradizioni, riti. Stay Tuned.
16 agosto 2013, ore 2.00
Diretto a Manila, scalo a Dubai. Fuori 37 gradi, di notte (sick!). Dicono. Dentro la lounge dell’Emirates Airlines, sorseggiando bibite e provando a cercare, per una parca cena, piatti comprensibili nel loro contenuto, non mi pongo il problema della temperatura esterna. Trenta anni fa nessuno avrebbe detto che la migliore compagnia aerea per qualità e prezzo per andare dall’Italia al Sud est Asiatico, sarebbe stata araba. Gli ex colonizzati che colonizzano gli ex colonizzatori.
Dieci anni fa rifiutai all’ultimo momento un affare già quasi concluso: l’acquisto di un appartamento in un grattacielo di Dubai. Doveva essere un investimento, ma qualcosa di impalpabile mi rendeva diffidente. Il mare è bello, ma il nostro lo è sicuramente di più. La spiaggia, niente di che. I campi da golf son belli, ma i nostri o quelli inglesi o spagnoli di più. Niente casinò. Niente alcol, se ti prendono alla guida ti arrestano immediatamente. Ma la cosa che mi fermò definitivamente fu il ‘non completamente’ alla mia domanda se avessero internet libera. Non completamente? No grazie, fu la mia risposta.
Oggi dopo 10 anni, esplosa anche qui la bolla immobiliare, trovo che alcune cose non son cambiate. Niente gambling. E niente internet libera. Non riesco a collegarmi a ItaliaPokerClub: mi compare un riquadro che mi dice che il sito potrebbe avere contenuti non rientranti nella policy disciplinante l’accesso a internet. Mi viene voglia di puntare 200 euro sul Sunderland che sabato affronta il Fulham. Ho molta fiducia nelle qualità di Di Canio, che quest’anno allena il Sunderland. Non c’è verso di collegarmi ad alcuno dei siti di bookmakers ove potrei puntare. Sick! Arcisick! Ok, non vi consentirò di innervosirmi con i vostri divieti e le vostre censure. Così mentre il mio compagno di (s)ventura cerca luoghi dove poter fumare e si infila una mezz’oretta nella SPA della Lounge, io mi infilo le cuffie e mi ascolto una pièce di cabaret di Alessandro Siani.
Prossima tappa Manila, tra un’ora si imbarca.
TonyG