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Edge Sorting: ecco il trucco di Ivey per vincere a Punto Banco
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Stamattina sul Daily Mail è arrivata una notizia piuttosto importante: Phil Ivey avrebbe ammesso di avere fatto uso della tecnica dell'”edge sorting” per riuscire a vincere ben 7,8 milioni di sterline ai tavoli di Punto Banco del Casinò Crockfords a Londra, che ora si rifiuta di pagare le vincite del player statunitense.
Il Daily Mail purtroppo non è una fonte molto affidabile, e già in passato su questo tabloid sono apparse notizie incomplete o addirittura totalmente errate. Ma nell’ipotesi che stavolta il giornale britannico abbia trovato una vera notizia, bisogna indagare più a fondo: in cosa consiste l’edge sorting? Le regole permettono di utilizzarlo o meno?
Iniziamo con lo specificare che l’edge sorting è una tecnica utilizzabile in molti giochi da casinò (fortunatamente non nel poker!): principalmente nei giochi dove alcune carte sono più importanti di altre. Nel Baccarat, ad esempio (famiglia di giochi della quale fa parte anche il Punto Banco) le carte più importanti sono 6,7,8 e 9. Nel Blackjack, gli Assi e le figure.
La tecnica dell’edge sorting inizia con il notare alcune particolarità sul dorso delle carte. Spesso le carte da gioco usate nei casinò presentano un dorso, all’apparenza anonimo, ricoperto da una trama a “diamantini” molto fitta. Un occhio esperto, però, può in molti casi notare una particolarità in questo dorso, come si può notare nella carta raffigurata qui sotto: sul lato destro della carta i rombi blu sono interi, mentre sul lato sinistro sono tagliati a metà!
L’edge sorting funziona grazie a questa particolarità: se ruotiamo di 180° gradi questa carta, i rombi blu interi finiranno a sinistra. C’è un’asimmetria. Iniziando a manipolare tutte le carte ad ogni smazzata possiamo cercare di ruotare in un verso le carte “importanti” per il nostro gioco, e nel verso opposto le carte “non importanti”. Certo il procedimento non sarà mai perfetto, ma continuando a girare le carte ad ogni smazzata, dopo ore di gioco saranno quasi tutte “edge sorted”, ovvero ordinate, e riconoscibili a colpo d’occhio!
Il dottor Eliot Jacobson, un importante studioso di gambling (sul cui sito web abbiamo potuto trovare le immagini di queste carte) commenta: “Possiedo circa cinquanta mazzi di carte ottenute nei vari casinò: circa due terzi di essi presentano asimmetrie sfruttabili in questo modo”. E poi continua con una statistica davvero scioccante: “Conoscendo alla perfezione, attraverso l’edge sorting, le prime quattro carte distribuite in una mano di Baccarat si può avere un edge sul casinò anche superiore al 20%. Se si conosce soltanto la prima carta del mazzo, c’è comunque un grosso vantaggio, pari a più del 6%”.
Considerando che le puntate di Ivey a quel tavolo erano dell’ordine di grandezza delle centinaia di migliaia di dollari, si può subito capire come un edge del 6% sia davvero importante in termini monetari!
Abbiamo quindi capito che l’edge sorting non è una tecnica che prevede la “sola osservazione” del dorso delle carte in gioco, ma richiede anche di toccarle e manipolarle. Non si capisce bene come, dato che nel Baccarat i giocatori non dovrebbero mai toccare le carte, ma sembra che alcuni riescano a chiedere di ruotarle al dealer, abituato alle richieste stravaganti di milionari scaramantici e ignaro del fatto che in questo modo il giocatore possa trarre un vantaggio.
A questo punto la domanda diventa ancora più importante… se Ivey avesse veramente fatto uso dell’edge sorting, che come abbiamo capito non consiste proprio nel “solo guardare”… voi lo giudichereste colpevole di “cheating” o no?
Per la cronaca, ovviare a questo inconveniente è molto semplice. Basta che il casinò adotti un mazzo di carte con il dorso perfettamente simmetrico… oppure includa semplicemente una rotazione di 180° di metà mezzo nella procedura di mescolamento delle carte!