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Poker online a rischio in Russia: bloccata PokerStars.com
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Sembra che nelle ultime ora si sia dato un altro passo verso la completa illegalizzazione del poker online nella Russia: a quanto pare il maggior provider di internet del paese, Beeline, avrebbe bloccato il sito di PokerStars.com, in seguito alle raccomandazioni della Corte Suprema dell’anno scorso, che incoraggiava a non lasciare “nessuna traccia di gambling sul web”.
Anche se in un primo momento si pensava che si era bloccato completamente l’accesso alla piattaforma, a quest’ora l’unica cosa che rimane oscurata è la pagina web della casa della picca, mentre il software continua a funzionare senza che si siano rilevati particolari problemi. Sembra, però, che dal blocco del sito a quello anche del gioco sia difficile che possa passare molto tempo.
Era già successo qualche volta negli ultimi mesi che qualche provider minoritario e locale avesse bloccato questo tipi di siti, ma se ora è il gigante Beeline a mettersi contro il gambling, la vita del poker online nel paese governato da Putin sembra accorciarsi velocemente.
Se le .com dovessero perdere il volume di traffico che arriva dalla Russia, potremmo trovarci davanti alla maggior crisi del poker online dopo il famoso Black Friday degli Stati Uniti nel 2011. Ovviamente i giocatori high stakes e i grinder professionisti non avrebbero problemi a trovare i modi per continuare con la loro attività, sia trasferendosi all’estero che collegandosi tramite VPN ai server di altri paesi. Il problema sarebbero i migliaia di giocatori occasionali che verrebbero tagliati fuori qualora il divieto dovesse raggiungere anche il software di PokerStars e delle altre poker room.
Questo è senza dubbio un momento cruciale per il mondo del poker e saremo molto attenti agli aggiornamenti che possano prodursi nei prossimi giorni. Vedremo se PokerStars decide di fare qualche comunicato o se aspetterà che le acque siano un po’ più calme per farlo.