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il 19 Ott 2013

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Jason Mercier: “Non mi pento assolutamente di quella mano contro Phil Ivey…”

Jason Mercier: “Non mi pento assolutamente di quella mano contro Phil Ivey…”

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Jason Mercier si trova in questi giorni a Parigi per giocare le World Series of Poker Europe, dove ha già giocato un Final Table e chi sa se riuscirà a vincere il braccialetto che aveva scommesso avrebbe vinto alle WSOP a Las Vegas.

Fra un torneo e l’altro Jason è riuscito comunque a trovare il tempo per rispondere le domande di alcuni suoi follower sui social network, una pratica che è diventata ormai abituale e che gli fa solo onore.

Una delle domande più interessanti gira intorno a una mano molto discussa giocata contro Phil Ivey durante una puntata di “High Stakes Poker”, il programma della GSN dove alcuni dei giocatori più forti del mondo giocavano una partita di cash game con bui 500$/1.000$ e ante 100$. Vediamo un po’ la mano.

httpv://www.youtube.com/watch?v=BNso4a7N7mQ

Da UTG Gus Hansen rilancia a 4.200$, chiama Eli Elezra con 95 suited dal cutoff e Phil Ivey, da bottone con 99 decide solo di appoggiarsi. La parola arriva a Mercier, che da small blind spilla A4 suited a cuori e decide di squeezare: il pot era a quel momento di 15.400$ e Mercier fa 22.100$. Fold di Negreanu dal big blind e fold anche di Hansen ed Elezra. Ivey invece chiama e il pot diventa di 55.400$.

Il flop è molto dry: 237 rainbow con il 7 di cuori. Ivey ha l’overpair mentre Mercier ha Asso carta alta, un gutshot con il 5 e un backdoor flush draw. Jason fa una continuation bet standard considerando l’action preflop: 28.700$, circa metà piatto. Ivey, che non pensa che quelle carte abbiano aiutato Mercier a meno che questo avesse in mano un overpair, decide di raisare e fa 78.700$, facendo diventare il piatto di 162.800$. Jason ci pensa solo mezzo minuto prima di dichiarare l’all-in.

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Ivey, probabilmente per la prima volta in vita sua, rimane stupito. Ne deve mettere circa altri 150.000$ per chiamare ma a quel punto l’action di Jason è quasi polarizzata fra un punto molto forte (un overpair alta, 77 per un set) e l’aria più totale. Forse l’unico progetto valido sarebbe stato 45 ma è una mano con cui probabilmente Jason non avrebbe squeezato preflop e avrebbe preferito vedersi il flop a un prezzo più basso. Ivey, dopo un minuto e qualche imprecazione, fa un crying call.

Il dealer gira turn e river, ininfluenti, e Jason può solo dire “nice hand”, mentre Elezra lascia una frase per il ricordo: “Welcome to the Ivey World, Jason” (benvenuto al mondo di Ivey, Jason). Leggiamo la spiegazione di questa mano a Jason:

Non mi pento assolutamente della giocata. Dopo diversi calcoli fatti qualche anno fa, la giocata è incredibilmente profittevole. Ivey a volte ha un approccio molto strano al gioco e poi ho sempre pensato che ha dovuto cogliere qualche mio tell. Questa mano mi ha aiutato a sviluppare una presenza più forte al tavolo ed è stato uno dei miei momenti “non-così-fantastici” in tv. Non puoi vincerli tutti!“.

Sarebbe interessantissimo capire i calcoli precisi ha fatto Mercier per arrivare alla conclusione che la sua fosse una mossa +EV. Evidentemente molto è basato sul range di mani che Mercier crede che Ivey raisa al flop ma che poi è capace di foldare dopo il suo push: probabilmente i 7 con cui chiama preflop (76, 75, 78, 79, A7?), le pocket pair più basse del 7 che non hanno settato (44, 55, 66) e tutti i draw o i semibluff (45, 56, 46, 34…).

Col senno di poi, e a giudicare dal call poco convinto di Ivey, probabilmente le uniche mani con cui Phil avrebbe chiamato un push del genere sono i set (di cui 22 e 33 sono improbabili avendo deciso di chiamare preflop lo squeeze di Jason) e le overpair. Solo con un range così stretto di call si può credere che Mercier consideri +EV il suo push.

Ovviamente ci manca “il contraddittorio”, ovvero il parere di Ivey, ma quello probabilmente non l’avremo mai, visto che Phil è molto più geloso all’ora di far conoscere il suo thinking process. In ogni caso, una mano molto interessante giocata da due dei giocatori più forti al mondo e dalla quale possiamo estrarre tanti spunti di riflessione e di analisi.

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