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il 30 Ott 2013

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Dario ‘Trazaman’ Amato: “Amo il poker, ma sogno una vita… in 3D!”

Dario ‘Trazaman’ Amato: “Amo il poker, ma sogno una vita… in 3D!”

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Ho ‘conosciuto’ Dario Amato in modo indiretto, grazie ai suoi risultati: scrivevo i report dei maggiori tornei online ed il suo nickname appariva spesso nelle parti alte dei chipcount, tanto da incuriosirmi. Mi sono chiesto chi si celasse dietro questo enigmatico ‘Trazaman’ e, tramite Facebook, ho scoperto che c’era un giovane palermitano, forte grinder online e non solo. Curioso di saperne di più, abbiamo chiacchierato via Skype, in una tranquilla serata di fine ottobre, poco prima della sua sessione delle 22. Ecco cosa ci siamo detti.

Parto da una curiosità: da cosa deriva il tuo nickname ‘Trazaman’?

Quando avevo 14 anni rappavo ed il mio street-name era ‘TraZe’ (traccia zero), poi col tempo gli amici lo hanno iniziato a storpiare sino ad arrivare a ‘trazaman’ e ‘trazammanna’, che era il mio nickname sul ‘.com’.

La passione per il rap ti è rimasta oppure adesso c’è spazio solo per le carte?

Si, ma ora ascolto e basta. Seguo, quando posso, i miei amici che hanno continuato per quella strada. Quando ho tempo faccio ancora qualche base ma, tra grinding e master, si riduce ad un’attività saltuaria. Sto frequentando un master per il 3D e gli effetti speciali, quindi studio e faccio tanta pratica in questo campo.

Puoi definirti dunque un poker pro?

Diciamo che se per ‘pro’ intendiamo che campo di questo, beh, per ora lo sono, ma vorrei cambiare il prima possibile, troppo stress!

Eppure in questo 2013 stai conseguendo ottimi risultati: è davvero poco sostenibile a livello psicologico la vita del grinder di mtt online? Quale credi sia il motivo principale?

La verità, chiaramente, sta nel mezzo. Siamo dei privilegiati, non svolgiamo un lavoro stressante come quello di un impiegato o di un operaio, abbiamo la possibilità di giocare senza pressioni e gestirci a nostro piacimento: se vogliamo saltare 2 giorni di sessioni, nessuno ci dice nulla. Lo stress deriva dall’essere un grinder di mtt: in tutte le room non ci sono più gli ‘omini’ di un tempo, siamo sempre gli stessi buoni giocatori, dunque il fattore fortuna diventa determinante. Il tutto si traduce in ossa rotte ogni sera (ride).

Il grafico su Stars di Trazaman.

Il grafico su Stars di Trazaman.

Non ti è mai passato per la mente di emigrare e provarci sul ‘.com’?

Penso sia il sogno di tutti noi che giochiamo sulle ‘.it’. Il fatto è che serve un roll davvero importante che, adesso, non ho. Chissà, magari un domani…

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Tra 5 anni cosa pensi sarà del Trazaman pokerista?

Spero sarà un ‘Trazaman’ che giocherà solo per passione. Fra 5 anni vorrei essere gia fuori dall’Italia, paese che odio, ed aver un buon posto di lavoro nell’ambiente che mi compete, stando al mio curriculum.

Quale sarebbe la strada perseguibile per fare ancora profit sui ‘.it’, secondo te?

Ci sono ancora margini di profit sul ‘.it’, ma al momento sto ‘testando’. Ho ricominciato ad aprile, quindi il mio anno si chiude ad aprile 2014: vedremo quali saranno le mie valutazioni e prenderò una decisione. Al momento non ho idea di quali possano essere, con la situazione attuale italiana, i margini di valore sul ‘.it’.

Cosa ti spinge, dunque, a grindare ogni santissima sera?

La mancanza di alternative (sorride). Se non fosse per il poker, dipenderei ancora dai miei, mentre col gioco ho dei guadagni stabili ormai da 6/7 anni circa.

Se posso saperlo, su cosa si indirizza il tuo ‘test’?

Il mio test si baserà su quello che avrò messo dentro e quello che dirà Pokertracker: voglio vedere, insomma, il value semi-reale del mass grinding… l’atteso è molto importante.

Magari non tutti i lettori ti conoscono: come hai iniziato col poker? Chi è adesso ‘trazaman’?

Ho iniziato con un bannerino lampeggiante su Betfair, quando il NLHE ancora non era conosciuto. Poi ho frequentato circoli a Palermo, mi sono messo a studiare con passione e ho capito che potevo farcela. A lavoro non mi pagavano da un anno, così mi sono licenziato e mi sono dedicato al poker totalmente. Oggi sono un ragazzo con tanti sogni pokeristici ma, il mio sogno principale, è quello di entrare nell’industria degli effetti speciali applicati al cinema: ho i numeri per farlo, sto studiando per quello. Incrociamo le dita e speriamo bene (ride).

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