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Sfida per la legalizzazione del poker in Norvegia: un poker pro contro un politico!
La Norvegia è sotto tanti aspetti uno dei paesi più civilizzati non solo dell’Europa ma di tutto il mondo: una disoccupazione del 3,5% (per il 12,5% italiano) e uno stato sociale che si fa sentire ovunque, con servizi pubblici di qualità e un sistema che, semplicemente, funziona. Per questo risulta strano vedere come in questo bel paese scandinavo il poker sia ancora ritenuto un “gioco di fortuna”, non di abilità, e quindi teoricamente illegale.
Siccome la situazione non è stata finora nemmeno presa in considerazione, c’è un poker pro, il giocatore di high stakes Ola “Odd_Oddsen” Amundsgård, che ha provato a smuovere le acque lanciando una sfida a tutti i politici del paese: Amundsgård ha messo sul tavolo 1.000.000 di corone norvegesi (circa 120.000€) per il politico che riuscirà a sconfiggerlo dopo 10.000 mani di Pot Limit Omaha. Quello che vuole Amundsgård nel caso di una più che probabile vittoria è che la questione sul poker sia rivista e si prendano i provvedimenti necessari verso la legalizzazione.
Una sfida molto interessante che è stata accettata recentemente da uno dei membri del partito progressista, Erlend Wiborg. Il match inizierà domani sabato 7 di dicembre dal vivo, per dare una ripercussione mediatica al tutto, ma poi si sposterà sui tavoli online di PokerStars. Le condizioni sono molto chiare e semplici: 10.000 mani da giocare entro il 7 di maggio del 2014 con Play Money e un minimo di 20 ore al mese su due tavoli contemporaneamente.
Certo, ci vorrà un po’ troppo tempo per conoscere il risultato della sfida ma questa è senza dubbio un’ottima iniziativa per promuovere il poker per quello che è: un gioco di abilità che, se regolamentato, può diventare anche un’importante fonte di introiti per lo stato.
Considerando che già in Norvegia altri “vizi” come il fumo e l’alcol sono fortemente tassati (un pacchetto di sigarette, come una birra in un pub, costano circa 10 €), non si capisce perché il poker dovrebbe essere escluso da una ponderata regolamentazione. Soprattutto quando grandi giocatori come Annette Obrestad o Johnny Lodden sono diventati grandi ambasciatori del loro paese proprio tramite questo gioco.