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Amundsgård strapazza Wiborg in sole 1.000 mani: il poker batte la ‘cecità’ dei politici norvegesi?
Game, set and match. E’ già finita la sfida tra poker e politica. Il pubblicizzato incontro tra Ola ‘Odd_Oddsen’ Amundsgård e il politico norvegese Erlend Wiborg, peraltro di un partito favorevole alla legalizzazione del poker online nel paese scandinavo, è durato davvero un battito di ciglia: sono bastate mille mani di Pot Limit Omaha per far chiudere anzitempo la sfida che, stando alle regole, sarebbe dovuta durare ulteriori 9.000 mani.
La sfida è dunque iniziata e finita nel pomeriggio di sabato, quando le skill del professionista norvegese, specialista degli high stakes, hanno demolito la resistenza del volitivo politico, che dopo una sola breve e intensa sessione, giocata sotto i riflettori della inevitabile ribalta mediatica, ha rinunciato ad andare avanti, resosi conto che nulla avrebbe potuto contro la pulizia tecnica delle giocate del connazionale che del poker ha fatto la propria fonte di reddito.
Siamo soliti lamentarci di quello che accade in Italia, specialmente per l’ignoranza con cui il poker viene bistrattato a livello mediatico e politico, eppure in un paese evoluto e ‘in salute’ come la Norvegia, almeno legislativamente, riguardo al gioco, sono indietro rispetto a noi: la netta e schiacciante vittoria di Ola Amundsgård, dunque, aprirà uno spiraglio per la legalizzazione di un gioco che, negli ultimi anni, è stato anche un vero e proprio lavoro per molti cittadini del paese scandinavo?
Sarebbe curioso, a questo punto, che a sfidare ‘Odd_Oddsen’ si facesse avanti qualche politico che, a differenza del coraggioso Wiborg, trovasse nel poker preponderante il fattore fortuna: durerebbe più o meno delle 1.000 mani faticamente sostenute da Wiborg?
Qualora qualcuno trovasse il coraggio, non c’è dubbio, Amundsgård tornerebbe ancora più agguerrito ad armarsi di mouse, anche se, forse, la sua battaglia l’ha già vinta sabato.
Avranno i politici, dunque, la voglia di esporsi alla gogna mediatica, seppur in un campo non loro? Difficile.
Se è difficile in Norvegia, figuriamoci se una sfida tale avvenisse in Italia: quanti si farebbero avanti a sfidare Dario Sammartino, Dario Minieri o Christian Favale?