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I sei peggiori infami del pokerino natalizio
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Con l’arrivo delle festività natalizie tornano in auge i pokerini serali tra amici all’insegna della spensieratezza e del divertimento.
Ma se volete che tutto fili liscio, prestate attenzione a chi invitate… potrebbe essere uno degli infami del pokerino natalizio: non c’è niente di peggio per rovinarvi la serata!
IL PROFESSIONISTA
Si presenta con la felpa e il cappellino della poker room, e con enormi cuffie per non farsi distrarre dalle chiacchiere dei donk. Passa la serata a calcolare l’EV di ogni singola mano e, mentre si cimenta nei più improbabili chiptrick, educa il vicino di posto sugli errori compiuti dagli avversari in termini di odds, RIO, Pot to stack Ratio. Peccato che si rivolge a tuo zio 67enne, detto “briscola”, che a stento sa le regole e per darsi un tono gli risponde ogni volta “eh.. a cart è na putt**a“.
L’ALCOLIZZATO
Mentre sorteggiate i posti lui ha già trovato le chiavi della cantinetta e nel corso della serata si scola nell’ordine: una bottiglia di barolo del’68 che hai ereditato dal tuo prozio ricco, una magnum di Veuve Clicquot che volevi stappare a capodanno, mezza fiaschetta di Chianti con paglietta ricordo di una gita in toscana, limoncello, liquirizia, crema di meloncello, fino alla classica Chivas Regal in confezione di latta che ogni anno ricevi a Natale. Alle prime luci dell’alba, ormai bevuto tutto il bevibile, fa fuori anche mezzo litro di rhum da pasticceria che si usa per bagnare i babà.
IL POLLO
E’ l’amico di un amico, ed esordisce con “ma il full batte il colore?“. Tutti, con un sorriso sornione da leoni che han avvistato un cucciolo di gazzella in cerca della madre, già si fregano le mani pensando di aver trovato il pollo. E in effetti il pollo gioca ogni santa mano in check-call, legando come minimo Top Two Pair al flop e inseguendo qualsiasi improbabile progetto che puntualmente chiude al river. A fine serata è l’unico che chiude in positivo e tutti i leoni pensano “ma chi l’ha portato a questo?”.
L’INGORDO
E’ l’amico dell’avvinazzato, solo che lui preferisce concentrarsi sulla gastronomia. Inizia sgranocchiando noccioline e patatine, ungendovi irrimediabilmente tutte le carte, per poi iniziare a chiedere adesioni per uno “spaghettino di mezzanotte”. A metà serata fiuta i resti della spigola all’acqua pazza e i gamberoni alla brace rimasti dal pranzo della vigilia, e li accompagna con un’impepata di cozze di ignota provenienza. La punizione divina è che passa poi l’intera giornata successiva in bagno a bestemmiare perchè, forse, le noccioline gli avranno fatto male.
IL DEPRESSO
La ragazza l’ha lasciato, non ha amici al di fuori di voi (che l’avete invitato solo per fare numero) e le feste le trascorre da solo. Passa l’intera serata a lamentarsi su ogni vicissitudine lavorativa, sentimentale, personale che ha passato nel 2013. Perde una mano da 60 centesimi e sospira, sussurrando “eh classico, quando le cose vanno male vanno male…“, e per compassione gli checkate dietro il nuts la mano dopo. Quando a fine serata vi fa gli auguri dicendo “beato te che fai una bella vita.. fatti buone feste” pensate che, probabilmente, porta anche sfiga e con la scusa di cercare le chiavi dell’auto vi fate anche una abbondante grattata di coglioni
IL SIMPATICO
Passa la serata ad architettare scherzetti, tipo fregarti le chips mentre sei al cesso (diventa uno scherzo solo se te ne accorgi…), far finta di non sapere che tocca a lui parlare, metterti robaccia nel bicchiere del whisky, farvi suonare il cellulare con una chiamata anonima costringendovi a uscire fuori al gelo per rispondere. Inframezza il tutto con barzellette vecchie e giochi di parole ai limiti del Trattamento Sanitario Obbligatorio Se per errore ridi a una delle sue battute, anche solo per educazione, ti eleggerà come sua spalla comica per tutta la serata.