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Vito ‘w1llyss’ Barone: ‘Con un gennaio da 20.000€ di perdita, devo appellarmi al mindset per allontanare il burnout!’
L’idea che molti hanno del professionista sponsorizzato è quella di una persona che fa il lavoro perfetto, il lavoro dei sogni. Una patch al petto, un contratto che dà sicurezza e le capacità tecniche per vincere tanti soldi col poker, mantenendo comunque un impegno costante e aggiornamenti continui. Vito ‘w1llyss’ Barone, uno dei più stimati grinder di cash game, sponsorizzato da Pokerstars, fa luce, invece, su quelle che sono le difficoltà che, quotidinanamente, è chiamato ad affrontare e che, evidentemente, mettono a dura prova anche il suo inattaccabile mindset e la sua capacità di generare volumi di gioco fuori dall’ordinario.
‘Da qualche tempo – dice Barone – ho preso consapevolezza di un aspetto che prima non avevo compreso appieno. La varianza può durare veramente infinito, non intendo mesi ma addirittura anni. Ti può accompagnare per milioni di mani o migliaia di sit’n’go, dove non c’è colpo che tu possa vincere. La cosa subdola è che quando pensi di aver toccato il fondo, in realtà, la striscia negativa è solo appena iniziata. Chi gioca live neanche se ne accorge perché non macina troppe mani e non bastano 100 vite per abbattere i saliscendi della varianza. E’ il poker, ne sono cosciente, ma ciò non toglie che sia difficile accettare senza problemi i momenti di profondo downswing’.
Lo sfogo motivato di Vito Barone lo porta a dirci quella che è la sua più grande attuale paura: ‘Non fare più il profit di prima e dover lavorare sempre di più per guadagnare, comunque, sempre meno e non riuscire a mettere da parte i soldi per il futuro’.
Quando si tocca il fondo, come successo a Lorenzo ‘Batta85’ Battaglia durante la sua scalata a Supernova Elite, c’è anche il rischio del temibile ‘burnout’: magari Vito si sveglia una mattina e decide di chiudere col poker. Prospettiva plausibile? Così non sembrerebbe, dato che il professionista di Pokerstars ha i suoi rimedi per prevenirlo, ecco cosa ci ha detto: ‘Il burnout sarebbe assicurato se non mi concentrassi sullo sport e su altri svaghi. Poi diventano fondamentali quei tre o quattro viaggi all’anno che ti fanno staccare totalmente la spina, rigenerandoti. Qualora, comunque, mi colpisse il burnout, credo sarebbe necessario interrompere col grinding per almeno un mese’.
Vito ‘w1llyss’ Barone conclude, quindi, sottolineando l’importanza del mindset e della gestione del bankroll: ‘Il mindset è più importante della tecnica stessa, così come fondamentale curare la gestione del bankroll. Questo gennaio, ad esempio, è per me estremamente duro. Sono sotto di circa 20.000€ e perdo ogni tipo di colpo contro qualsiasi avversario. E’ in questi momenti che mi appello alla forza del mio mindset, evidentemente fattore fondamentale per non crollare quando le cose, nel poker, non vanno come vorresti’.