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PLS Day2: Rimangono 36, Cristoforo Pascale chipleader in un field di eccezione
Ormai è storia il Day2 della Grand Final Poker Club Live Series a Saint Vincent. Una giornata caratterizzata dal buon ritmo con cui si sono successe le eliminazioni: dei 159 giocatori che si erano qualificati, alla pausa cena erano rimasti 74, mentre a fine giornata solo 36 hanno imbustato il loro stack per oggi. I 36 rimasti non possono che essere considerati un field di eccezione nella scena pokeristica italiana: non a caso sono presenti giocatori che hanno dimostrato il loro valore anche oltre i confini nazionali, tra cui Max Pescatori, Alex Longobardi, Alessandro Chiarato, Flavio Ferrari Zumbini, Niccolò Caramatti…
Insieme a loro altri player di rilievo come il giovane Marco Fantini, Enrico Mosca e Alessandro Righetti. Non mancherà la nota di colore con la partecipazione di Filippo Bisciglia, testimonial di Poker Club che chiude a 295.000, sopra l’average di 250.000.
La giornata iniziava subito con un paio di tavoli molto interessanti: al 16 erano seduti Alessandro Chiarato, Enrico Mosca e Alex Longobardi mentre all’ 11 trovavamo uno dei chipleader, Enrico Buzzanca, insieme a Irene Baroni, Riccardo Lacchinelli e Flavio Ferrari Zumbini. Precisamente una mano fra questi ultimi due è costata quasi l’eliminazione a Zumbini, che ha deciso di bet-foldare sul push di Lacchinelli su un board Q-T-6-2 con due fiori.
Flavio rimaneva molto short, con circa 16.000 fiches (meno di 15 bui). Per sua fortuna il nuovo membro del Team Pro di GDpoker, riusciva prima a raddoppiare contro Buzzanca e poi pian piano a risalire fino a imbustare uno stack di 189.000 fiches che vale il Day3.
Poco prima del break cena cominciava lo show di Alessandro Righetti, uno dei protagonisti indiscussi della giornata. La sua ascesa è cominciata con l’eliminazione di Matteo Sbrana in una mano che aveva del rocambolesco.
Cinque giocatori sono arrivati a vedere un flop che recitava 9-T-Q. Lo small blind betta, Sbrana va all-in per meno di dieci bui e Righetti decide di isolarsi. Allo showdown Sbrana mostra J-7 per un draw di scala ma Righetti la scala ce l’ha già con K-J e vince il colpo senza sorprese. Il ‘magic moment’ di questa mano è arrivato quando tutti e tre gli altri giocatori hanno dichiarato di aver foldato A-Q…
Non molto dopo Righetti doveva cedere il palcoscenico a Cristoforo Pascale, che ha ottenuto la chiplead in un all-in in cui decideva di chiamare da terzo con A-Q a picche. Allo showdown era quello che partiva peggio, con i suoi rivali che giravano 6-6 e A-K. Fortuna ha voluto che Cristoforo chiudesse il colore al river, e vincesse un monster pot da quasi 400.000 fiches.
Rimasti in 54 si passava a giocare 9-handed (il Tournament Director Mimmo Battaglia ci spiegava il perché di questo cambiamento) e il ritmo calava parecchio. Le eliminazioni non arrivavano con la frequenza con cui si erano successe durante la prima parte della giornata, e la prossimità alla bolla si faceva sentire sui giocatori.
Era il momento di alcune eliminazioni illustri: in effetti in questa frangente abbiamo perso prima Riccardo Lacchinelli (vittima di un Roberto Salatiello in grande spolvero) e poi di Giovanni Rizzo, che si arrendeva a Max Pescatori. Il pro di Poker Club centrava il trips al river e scoppiava così i 7-7 di Rizzo.
Circa un’ora dopo finiva il Day2 con questi giocatori nel Top10 del chipcount:
1. Cristoforo Pascale, 603.500
2. Alessandro Righetti, 502.000
3. Santo Mancino, 380.000
4. Roberto Salatiello, 370.500
5. Alessandro Chiarato, 369.500
6. Fausto Oioli, 355.000
7. Marco Fantini, 338.500
8. Fabio Mangano, 334.000
9. Raffaele Sestito, 317.500
10. Lucio Di Lorenzo, 307.000