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“Volevo runnare come Gesù, ma…” La sessione di Carnevale di Matteo ‘Tamm3o’ Bonelli
Il giorno di martedì Grasso sulla nostra pagina Facebook ha spopolato la foto del grinder genovese Matteo ‘t4mm3o’ Bonelli, immortalato mentre grindava mascherato da Gesù nella speranza che la run del personaggio – proverbiale nello slang pokeristico – si infondesse ai tavoli aperti.
Incuriositi, ci siamo fatti spiegare da Matteo come è nata l’idea della sessione in maschera, e se per lui questa sia una abitudine:
“Lunedì sera sono stato invitato da amici a una festa di carnevale in un locale. Mentre pensavo a un costume legato al mio look attuale – capelli da cane sciolto, o da grinder in calore se preferisci – mi è nata l’idea di provare a vestirmi da Gesù. Ho trovato un costume da imperatore romano e con un po’ di adattamenti, anche anacronistici come la croce al collo, ho sperimentato il costume, che alla festa si è rivelato un successone. Lì, ridendo e scherzando con un paio di amici grinder, è nata l’idea della sessione in maschera, subito denominata ‘runnare da Dio’. Così ho passato quasi tutta la giornata di martedì grasso vestito così: imbarazzante anche solo prendere il caffè al bar!”
A quanto dice Bonelli, però, gli esiti della sessione non sono assolutamente stati influenzati dagli abiti indossati:
“Non credo proprio che l’abito faccia il pokerista, anzi ritengo che il look “cinematografico” di molti players sia solo un format televisivo. Per questo ho apprezzato molto l’ultimo tavolo finale dell’IPT, dove molti giocatori vestivano come se fosse un giorno qualunque. Tornando al costume, se mi ha trasmesso una parte della sua run è stata quella dell’ultima cena: su 5 MTT pomeridiani giocati ho raggiunto un solo ITM buono giusto per un cappuccino, ai tavoli cash game e ZOOM bilancio negativo di circa 4 stack… Diciamo che l’ esperimento non è riuscito al meglio!”
Per il 37enne genovese, comunque, grindare in maschera può restare un modo per ‘uscire dagli schemi’ in un lavoro come quello del grinder spesso segnato da monotonia e ripetizione.
“Credo che tutti noi grinders amiamo uscire dagli schemi con le cose più banali: c’è chi imposta una nuova immagine nei siti che lo consentono, chi posiziona accanto al monitor un nuovo amuleto, chi decide di non startare un torneo proprio quella sera perché pensa che quando lo gioca va broke! Di fatto non usciamo mai dai nostri schemi, ma ci proviamo sempre nei modi più sciocchi… Io però ammetto di schierarmi ai Day2 dei mayors domenicali sempre con la stessa T-SHIRT, neanche so dire se sia cabala o altro!”
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