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Filippo Candio indagato per evasione fiscale: il “November 9” smentisce su Facebook
Nella mattinata di quest’oggi “L’Unione Sarda” ha pubblicato un articolo secondo il quale la Procura di Cagliari avrebbe iscritto Filippo Candio sul registro degli indagati per evasione fiscale.
Con il quarto posto al Main Event delle WSOP 2010, Filippo incassò un assegno da ben 3.092.545$, vincita subito presa di mira dalla Guardia di Finanza che già due anni fa quando sottopose ad accertamenti il player isolano nel corso dell’operazione “Stealth“.
In poche ore è partito un tam-tam mediatico che ha portato alcuni siti d’informazione e addirittura il Tg5 a divulgare la news. Ad intervenire direttamente ci ha pensato però lo stesso Candio che in serata ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un Post riguardante la questione:
Il giornalista Francesco Pinna, autore dell’articolo “incriminato”, sostiene invece di aver riportato con la massima trasparenza quanto emerso dallo sviluppo delle indagini: “Candio è al centro del fascicolo del PM Paolo De Angelis. Quel che si sta cercando di verificare riguarda soprattutto il cambio di residenza del poker player. In alcune carte risulta che Candio si sia trasferito a Montecarlo nel 2011, altre nel 2012. C’è da chiarire inoltre se Candio abbia realmente cambiato residenza o lo abbia semplicemente simulato per usufruire dei noti benefici fiscali vigenti nel principato di Monaco. La guardia di Finanza sta continuando ad indagare“.
In attesa di fare definitiva chiarezza sulla vicenda, constatiamo amaramente come l’accaduto rappresenti l’ennesima grana fiscale che coinvolge un player azzurro protagonista all’estero.
Come ben ricorderete, nello scorso autunno l’operazione all-in gettò nel panico diversi giocatori – Roberto Sabato, Carlo Braccini e Cristiano Blanco tra questi – che sono tuttora alle prese con le esorbitanti cartelle esattoriali spedite loro in seguito agli accertamenti di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate sulle vincite in denaro all’estero.
Anche se diversi procedimenti sono ancora in corso, in quel di dicembre è arrivata la prima notizia confortante per tutti i player coinvolti: il tribunale di Trieste ha infatti dichiarato che i vincitori di tornei al di fuori dei confini nazionali non sono tenuti a pagare una doppia imposizione fiscale.