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il 26 Mar 2014

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Petruzzelli e Serlenga in heads-up al 6-max SCOOP: “La bolla final table non finiva più…”

Petruzzelli e Serlenga in heads-up al 6-max SCOOP: “La bolla final table non finiva più…”

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Fra i diversi tornei SCOOP giocati ieri sera c’era anche il Day2 dell’Evento 5H, un 150€ 6-max che partiva con 114 giocatori rimasti in gara. Tutti ormai in the money, c’era da decidere chi sarebbe stato il vincitore con diversi nomi di peso ancora in gioco come quelli di Dario Sammartino e Dario Minieri.

Alla fine il torneo è stato vinto da Federico ‘FederikoPX’ Petruzzelli, mentre Nicolò ‘WhyAlw4ysM3_’ Serlenga è arrivato secondo in un heads-up dove i premi erano già stipulati da un deal alla pari. Abbiamo voluto sentirli entrambi per farci raccontare i due percorsi che portano all’heads-up finale di un evento SCOOP.

La loro rincorsa al Final Table è molto diversa anche se presenta alcuni punti in comune. Petruzzelli è quello che forse ha avuto vita più facile. “Ero quindicesimo su 114 all’inizio del Day2. Poi però quasi subito ho perso un grosso coin flip con J-J contro A-Q e mi sono accorciato un po’. Sono risalito di nuovo quando eravamo rimasti circa 40: ho avuto qualche showdown in cui le ho messe quasi sempre da sopra e i colpi hanno retto“.

Nicolò Serlenga ha vissuto un po’ la strada contraria. “Al Day2 sono arrivato con 25 bui, poi sono riuscito ad accumulare chips fino a portarmi a circa 100 bui praticamente senza arrivare mai allo showdown, hittando abbastanza bene i board che ho giocato. A 16 left ho vinto un importante colpo con Q-Q contro J-J e a quel punto sono anche diventato chipleader“.

Poco dopo questa prima parte della serata siamo arrivati in una fase che entrambi i giocatori hanno definito come “molto dura”: la bolla del Final Table. Qui i racconti sono molto diversi ed evidenziano come in un torneo di poker possano darsi delle situazioni praticamente opposte per arrivare allo stesso punto.

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Nicolò ci dice che “è stata dura ma soprattutto molto lunga, è durata molto più di un’ora. Io stavo al tavolo da tre con Gianluca ‘pokerbern’ Bernardini e ‘avvodrago3’, che è un giocatore forte e molto aggressivo. Avevamo tutti e tre degli stack più o meno simili, quindi è stata una vera guerra, ci siamo tribettati e fourbettati in quasi tutte le mani. Poi ho perso due colpi molto importanti proprio contro di lui e a quel punto ero praticamente convinto che non fosse il mio torneo e che dovesse finire lì. Invece poi sono tornato un po’ su e a quel punto è esplosa la bolla con un player out nell’altro tavolo“.

Tavolo in cui c’era Petruzzelli, che invece ha avuto una vita molto più comoda, come lui stesso ci racconta: “Ero chipleader al tavolo e ho potuto essere molto aggressivo, aprendo tanti piatti o tribet-foldando se mi mandavano i resti perché a quel punto avevano quasi sempre una mano. A differenza del tavolo di Nicolò, il mio è stato più facile per due motivi: prima perché i giocatori più forti erano dall’altra parte, poi perché con stack effettivi di 15-18 bui a causa degli short stack le decisioni da prendere erano più semplici“.

Paradossalmente il Final Table è stato poi più tranquillo. Una volta eliminati i tre giocatori più short, l’uscita di Bernardini è stata dettata da un cooler: all-in preflop con A-Q a picche per ‘pokerbern’ mentre Petruzzelli ha girato A-A. Due picche al flop hanno messo un po’ di emozione allo showdown ma alla fine la mano migliore ha vinto e ‘FederikoPX’ e ‘WhyAlw4ysM3_’ hanno chiuso il deal e lottato per la gloria.

Ognuno di loro ha un altro giocatore di cui parlare il giorno dopo. Serlenga ci dice: “l’ho già ringraziato parecchio in privato ma ci tengo a farlo anche pubblicamente. Antonio ‘mrprinco’ Volpicelli è la persona che più mi ha aiutato a raggiungere questo risultato, ha seguito il mio gioco per tanto tempo e mi ha aiutato a star sereno quando le cose non sono andate bene. Poi è stato molto importante per me anche Gianluca ‘gianlusp92’ Angeloni, con cui ho iniziato a giocare e con cui sono uscito a festeggiare fino alle 9:30 di stamani“.

Petruzzelli ha in mente invece un nome molto più conosciuto per l’amante del poker italiano, quello di Dario Sammartino: “Ho avuto il piacere di poter giocare per grande parte del Day2 allo stesso tavolo e per fortuna l’avevo alla mia destra. Ovviamente da professionista non ho paura di nessuno ma se c’è stato un giocatore con cui ho provato a giocare il minor numero di mani possibile è stato ovviamente lui, Dario è veramente il più forte di tutti. E’ stato eliminato in un cooler da Bernardini ma se avesse vinto quel colpo sono sicuro che non ce ne sarebbe stato per nessuno“.

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