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Dopo la trombosi cerebrale Kevin Boudreau è tornato a giocare a poker online!
Vi ricordate quello che accadde alle scorse World Series of Poker? Nulla a che vedere col poker giocato, piuttosto mi riferisco a ciò che successe a Kevin ‘Phwap’ Boudreau, colpito da una improvvisa trombosi cerebrale durante la pausa di un torneo che stava giocando.
Da subito le condizioni del giovane americano apparvero disperate, poi, dopo che venne salvato in extremis, ebbe inizio una lunga degenza ospedaliera, caratterizzata da coma farmacologico, lievi miglioramenti, il supporto della comunità pokeristica tutta e la vicinanza di amici e familiari che, come accade nel gioco, non hanno mai perso la speranza di vincere lo showdown più importante, quello della vita del giovane professionista.
Sono trascorsi molti mesi da quella calda e tragica giornata vissuta all’ombra del Rio Hotel & Casino, Kevin nel frattempo, seppur tra molte inevitabili difficoltà, è tornato nel suo Colorado, dove ha iniziato il suo lungo recupero.
Ha parlato il padre di Kevin, rilasciando un’intervista in cui racconta come stiano andando le cose, sottolineando come, contrariamente alle speranze dei medici, il ragazzo stia progredendo velocemente: “Mio figlio si rende perfettamente conto di quello che gli è successo e gli sta succedendo, riesce a leggere, ha un’ottima memoria e, incredibilmente, gioca a poker online: prende ancora decisioni migliori delle mie e clicca da mancino. Gli piace seguire gli eventi sportivi in televisione, appare molto felice, infatti sorride e ride spesso”.
Continua a raccontare Jim Boudreau, svelando anche un particolare che ha dell’incredibile: “Kevin vorrebbe tornare alle WSOP per incontrare i suoi tanti amici e potrebbe partire con la sua storica fidanzata, che gli è sempre stata vicino, verso metà o fine giugno. Chissà se sarà già in grado per quel tempo di camminare in autonomia e parlare…”
Non è escluso, poi, che Kevin possa tornare a divertirsi ai tavoli, esattamente come faceva prima di quel maledetto giorno estivo a Sin City.
“Abbiamo saputo sin dall’inizio che la gravità di quanto accaduto a Kevin – spiega Jim Boudreau – ci avrebbe richiesto tanta pazienza per il suo recupero e adesso sono eccitato al pensiero di dove possa essere durante le WSOP del 2015. Ricordo ancora quanto ci disse il primo neurologo, ovvero che c’era solo il 10% di possibilità che mio figlio recuperasse appieno da quanto accadutogli…”