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Il ‘furbo’ Kitai adatta il gioco grazie allo streaming! Anche così si vince un braccialetto…
Che Davidi Kitai sia un campione, chiaramente, ci sono pochi dubbi. Il belga, nella notte, ha rafforzato infatti la ‘Triple Crown’ live, che già gli apparteneva, con il terzo braccialetto WSOP, il primo vinto in un evento di no limit hold’em.
Gli altri due in bacheca, lo ricordiamo, li vinse nel 2008 e nel 2013 nel pot limit hold’em, specialità un po’ desueta ma ancora in voga quando si parla di campionati del mondo.
Quello che ha fatto discutere, però, sono le dichiarazioni rilasciate subito dopo la conclusione dell’heads up duro e interminabile contro lo statunitense Gordon Vayo, talmente difficile, appunto, da rendere necessaria una ‘coda’ del testa a testa nel quarto giorno di gioco che, stando alla schedule, non avrebbe dovuto esserci.
La lunga e inaspettata pausa, dunque, avrebbe permesso al belga di studiare il gioco svoltosi fino a quel momento, analizzando così l’avversario e facendo in modo di aggiustare il proprio stile in virtù della tecnica utilizzata dal player americano Vayo.
Così Davidi ha dichiarato a Wsop.com non appena ha potuto indossare il nuovo scintillante prezioso: “Lo streaming live mi ha permesso di fare alcuni aggiustamenti. Durante le pause alcuni amici, attenti alla diretta, mi dicevano come aveva giocato Vayo in alcuni spot, così ho potuto adattare il mio gioco al suo. Durante il break della notte, poi, io stesso ho potuto guardare lo streaming e ho visto i suoi range. E’ stato molto importante”.
Chiariamo che Kitai non ha contravvenuto a nessuna regola, dato che le informazioni le ha reperite non durante il gioco bensì durante le pause dello stesso e che, soprattutto, avrebbe potuto agire nello stesso modo anche Gordon Vayo. Rimane però il fatto che, senza dubbio, stando appunto alle dichiarazioni tranquillamente rilasciate dal belga, ha tratto vantaggio dalla diretta streaming, forse abbastanza per poter prevalere sullo ‘ignaro’ avversario.
Impossibile parlare di comportamento illecito o scorretto, però probabilmente alla luce di quanto accaduto non è escluso che la stessa organizzazione possa apportare delle modifiche. Ne sapremo (forse) qualcosa di più nei prossimi giorni.
Intanto il ‘furbo’ Kitai si gode il braccialetto, mentre Vayo si lecca le ferite. Dopotutto nell’heads up, proprio nel momento della pausa notturna, il giocatore americano si trovava in una situazione di vantaggio.