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“E’ una formula divertentissima!” Benelli e Suriano spiegano le particolarità dell’Ante Only
L’Ante Only è una vera e propria novità per i giocatori italiani che arrivano a Las Vegas a cercare l’agognato braccialetto World Series.
Nello stivale, infatti, finora non si è ancora visto un torneo live di No Limit Hold’em senza bui, che contempla solamente bring-in e ante, proprio come accade negli Stud-games (Stud, Razz).
I migliori dei nostri a essersi adattati alla formula sono stati Andrea Benelli e Davide Suriano, entrambi approdati al Day2 e poi a premio nel torneo che ha visto arrivare agli ultimi tavoli anche giocatori del calibro di Daniel Negreanu e Phil Hellmuth.
I due si erano anche scambiati il 10% dei rispettivi tornei (nella foto in alto, all’ingresso del Rio mentre si scambiano i premi) e – guarda tu il caso – Benelli ha trovato l’eliminazione proprio per mano di Suriano.
Prima il pratese prima si accorcia andando ai resti con A-4 su flop A – 4 – 5, Suriano gira coppia di 4 per il set.
Nella mano della eliminazione è Benelli ad avere settato la sua coppia di sette su flop 6 7 8, ma Suriano gira T J e prende il piatto con turn e river bianchi.
Entrambi gli italiani si sono dimostrati entusiasti per l’Ante Only:
“La formula mi piace tantissimo perché si giocano tantissimi board – esordisce Suriano – ho visto che gli americani mettevano il bring-in sempre o quasi, a iniziare da Hellmuth, e così mi sono adeguato. In effetti per andare a vedere il flop l’investimento è minimo e dunque sempre vantaggioso: per esempio con le ante a 1.000 bastava mettere il bring-in di 100 per andare a giocare un piatto che era già di 9.000. La bassa cifra investita, inoltre, dà più fold-equity nel post-flop perchè dopo un investimento minimo è logico che gli avversari ti seguano solamente quando sono veri”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Suriano è Andrea Benelli:
“I primi livelli dell’Ante Only sono a struttura lentissima, dunque è importante entrare in tantissimi piatti e mixare limp e raise. Dopo i primi livelli, quando le ante diventano sostanziose, credo sia a valore atteso positivo anche pushare quando ci sono diversi bring-in. Nella mano che mi è costata l’eliminazione contro Davide Suriano, per esempio, se avessi pushato invece di mettere il bring-in avrei incrementato il mio stack di più del 30%”.
Secondo Suriano, invece, la fase di push-fold inizia con uno stack tra le 20 e le 30 ante:
“Con questa formula si ha più fold equity di un torneo normale – spiega Davide – a 20 ante pusho con un range molto ampio, sulle 30 ante invece preferisco metterle tutte in mezzo con un range più orientato al valore”.
L’evento 47 WSOP ha registrato 714 iscrizioni. In una fase di leggera stanca come quella attuale, forse gli organizzatori italiani di eventi live potrebbero iniziare a farci un pensierino…
Vuoi vivere le emozioni di Davide alla premiazione del braccialetto WSOP? Guarda la premiazione in esclusiva nell’episodio di vegas2italy!
httpv://www.youtube.com/watch?v=n5wC9RD9NOQ