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Salvatore Bianco e i sei tavoli in due ore al Monster-Stack: “Senza info sugli avversari è dura fare chips…”
LAS VEGAS – Non bastano “solo” skill e run. Per vincere un torneo di poker serve anche timing, e non solo per quanto riguarda decisioni e action.
Occorre anche capitare nel tavolo giusto, che non significa ritrovarsi accanto avversari facili, ma semplicemente sedersi a un tavolo che dia il tempo di studiare il loro gioco senza che venga rotto pochi minuti dopo il tuo arrivo.
Ce lo spiega Salvatore Bianco che ha vissuto questa situazione ieri al Day3 del Monster-Stack WSOP da record:
“All’inizio della giornata di ieri è stato davvero un inferno – spiega Salvatore – al primo tavolo in cui sono capitato ho pagato piccolo e grande buio e poi mi hanno spostato in quello a fianco, in posizione di utg. Anche lì mi sono arrivati piccolo e grande buio e dopo poche mani mi hanno spostato di nuovo… In tutto ho cambiato sei tavoli in due ore”.
‘Scudo’ spiega che una situazione del genere lo ha di fatto messo con le spalle al muro:
“Non avendo il tempo di vedere come giocavano gli avversari ho potuto dare pochissima action – dice – in pratica non sapevo come regolarmi di fronte alle loro azioni. Nonostante a inizio giornata fossi chipleader del torneo, mi sono dovuto limitare entrando in pochissime mani. Il poker è un gioco di informazioni incomplete, io in quella situazione avevo proprio zero info”.
La situazione è poi migliorata dopo la seconda ora di gioco, ma a quel punto Bianco non era più deep come a inizio giornata e ha iniziato a “galleggiare” chiudendo il Day3 con 25 bui.
Oggi la sua avventura al Day4 del torneo è durata purtroppo meno di due ore:
“Ho spillato A-Q da grande buio, avevo uno stack di 900.000 a bui 60.00, quindi mi trovavo con uno stack di 15x – spiega – sul raise del giocatore da hijack non ho potuto far altro che pushare, lui mi ha chiamato girando coppia di re. Al flop scende una donna ma turn e river non mi aiutano…”.
L’uscita in 56° posizione del torneo è valsa a Bianco un premio di 21.758$. Bottino da non snobbare, certo, ma davvero poca roba se pensiamo al milione e trecentomila dollari di prima moneta.
Scopri le “locuste del Monster-Stack” nella puntata di vega2italy:
httpv://www.youtube.com/watch?v=5EoPEzb-ePM