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Fabio Coppola terzo al 10-game mix WSOP: “Ringrazio Max Pescatori e Patrick Antonius”
Si è chiusa in terza posizione, per un premio di 61.396$, la rincorsa di Fabio Coppola al braccialetto WSOP del 1.500$ 10-game mix 6-handed.
Un risultato che soddisfa il riminese da anni trapiantato a Las Vegas, come lui stesso ci ha rivelato subito dopo la foto-ricordo in sala Amazon con la “curva italiana” che l’ha sostenuto per tutta la giornata di gioco (sopra):
“Come è ovvio il braccialetto sarebbe stato il sogno, ma non c’è delusione. Gli altri giocatori con cui mi sono trovato a 3 left erano davvero bravi. Il russo era molto più forte di me nel Razz e nello Stud, io sicuramente potevo dire la mia nel Badugi, nel 2-7, nel PLO e nell’Omaha8, ma l’altro ragazzo che ora è chipleader è davvero fortissimo, aggressivo e in tutto il tavolo finale non ha sbagliato un colpo (ndr, Fabio si riferisce a Bryn Kenny, che ha poi vinto). Va bene così: ho cercato di giocare al meglio, poi forse se avessi avuto un po’ più di volume di fuoco avrei potuto dire la mia. A essere onesti penso di aver fatto un paio di errori, in buona parte dettati dalla struttura”
Fabio Coppola ha dei ringraziamenti speciali per il bel risultato in questo torneo che, dice, “forse è il più tecnico di tutto il programma World Series”:
“Voglio dare un grandissimo abbraccio e un grandissimo ringraziamento a Max Pescatori, che è stato il mio padrino del poker, e a Patrick Antonius, che mi ha introdotto ai giochi Hi-Low. Però senza dubbio Max è quello che con molta pazienza me li ha spiegati più a fondo: con lui siamo amici da 10 anni e abbiamo iniziato a parlare di poker dal 2009, quando ho deciso di intraprendere questa carriera”
Tra l’altro poco dopo l’eliminazione Fabio ha ricevuto le congratulazioni via sms dallo stesso Antonius, oltre che da Daniel Negreanu e Todd Brunson, per questo grandissimo traguardo:
“Alle WSOP ho già collezionato due quarti posti: fossi uscito quarto anche stavolta mi sarebbero girati gli attributi… a quel punto davvero avrei preferito un quinto posto. Terzo va benissimo, adesso chi vince vince sarà un braccialetto meritato, anche se penso che avrà la meglio il ragazzo più giovane. Forse avrei potuto batterlo solamente in heads-up, potendo avere su di lui edge nell’Omaha, nel 2-7 e nel Badugi. Fossi arrivato al testa a testa avrei forzato in questi giochi e giocato più chiuso negli altri. Comunque a trenta left c’era un field davvero da paura: i russi, Luske, Cunningham, Negreanu e tanti altri che giocano le varianti da una vita. Va più che bene così”
Dopo la foto di rito con bandiera italiana, per Fabio e tutta la curva – tra cui anche Flavio Ferrari Zumbini, Riccardo Lacchinelli, Michele Limongi e Max Pescatori – arriva il momento di andare a festeggiare al “Don Sushi & Tapas”.
“Siete invitati anche voi, vi aspettiamo!” Ci sarebbe piaciuto davvero, Fabio. Ma Castelluccio, Bonavena ed Emanuele sono on fire al Little One: appuntamento rimandato al prossimo final table WSOP… magari per festeggiare proprio il braccialetto!
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Ci ha fatto entrare nel suo motorhome a Las Vegas, ecco cosa abbiamo scoperto 🙂
httpv://www.youtube.com/watch?v=DQTPA_iAYE0