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il 9 Lug 2014

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Dario Sammartino e le regole ai tavoli di Las Vegas: “Non si smette mai di imparare”

Dario Sammartino e le regole ai tavoli di Las Vegas: “Non si smette mai di imparare”

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LAS VEGAS – Paese che vai usanza che trovi. Per Dario Sammartino la riconferma è arrivata ieri durante il Day2 del Main Event WSOP.

Non che ‘madgenius87’ sia a corto di esperienza qui a Las Vegas: dal 2011 infatti il napoletano arriva nella capitale del Nevada ogni anno per giocare le World Series, dove finora ha collezionato 10 in the money e un tavolo finale proprio nell’edizione in corso.

Per non parlare delle sue interminabili sessioni cash al Bellagio. Però, al tavolo verde come nella vita, evidentemente non si smette mai di imparare.

Così ieri, poco prima dell’ultima pausa di giornata, Dario da grande buio si è trovato a mettere una chip da 5.000 per tribettare l’apertura dell’avversario da bottone, ma la sua azione non è stata accettata prima dal dealer e poi dal floor.

Quella chip da 5.000 è così stata presa come un call, e ha poi influenzato il prosieguo della mano, che abbiamo graficato sulla nostra pagina Facebook:

sammartino_manoOK

Pochi minuti dopo ci siamo fatti spiegare meglio da Dario:

“Ero convinto che per i raise si dovessero mettere almeno due chips: so bene che qui a Vegas se ne metti solamente una, anche se di alto valore, l’azione viene presa come un call – ci ha spiegato Dario – in quello spot però avevo già messo la chip da mille del grande buio ed ero convinto di tribettare aggiungendone una da 5.000. Invece non è stato così… ma forse per me è stato un bene: penso che l’avversario avrebbe chiamato quasi sicuramente preflop, e molto probabilmente anche sulla mia cbet al flop. A quel punto avrei di sicuro perso molte più chips, anche perchè il piatto si sarebbe ingrossato da subito”.

Sammartino ci rivela di aver notato un’altra differenza sostanziale tra il regolamento applicato ai tavoli di Las Vegas e quello nei tavoli europei:

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“In Europa agli EPT se non sei seduto dal momento in cui danno la prima carta la mano ti viene muckata automaticamente – dice – invece oggi ho visto diversi avversari che si sedevano quando la prima carta era già stata data e un attimo prima che venisse data la seconda. Se invece allarghiamo il discorso ai Casinò è tutta un’altra storia, perché ogni casa da gioco ha le sue regole. Al Bellagio ad esempio puoi anche mettere due mucchietti di chip uno prima dell’altro, altrove invece se fai così ti viene conteggiata la bet solamente del primo”

Al Day2 del Main WSOP, dopo poco più di un livello passato in sala Pavilion, Dario è stato spostato in uno dei tavoli televisivi secondari della ESPN in sala Amazon.

“Rispetto a quello che avevo prima questo tavolo è davvero carino – dice – Sono salito e ho passato buona parte della giornata tra 80.000 e 100.000, rubacchiando fin quando potevo. Poi ho iniziato una fase da card-dead totale… quando finalmente ho spillato qualcosa ho perso 40.000 chip in due colpi. Comunque non mi perdo d’animo, ma meglio se riesco a trovare il double-up nell’ultimo livello di giornata!”  

 

 

Guarda Mustapha Kanit che racconta i suoi tavoli finali a questa edizione World Series nell’episodio di vegas2italy:

httpv://www.youtube.com/watch?v=Mx0iBHuIri8

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