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Main WSOP – “Nelle prime giornate il Table Draw è più importante della run!”
LAS VEGAS – Non sono importanti solamente abilità e run comunemente intesa per arrivare in fondo al Main Event WSOP.
Nel torneo principe delle World Series conta – e molto – anche la cosiddetta ‘table-run’, ovvero la fortuna di incappare in tavoli abbordabili.
La cosa è apparsa evidente nei primi Day del Main, quando gli italiani ci parlavano delle loro giornate di gioco al Rio: chi si trovava in tavoli difficili difficilmente aveva accumulato chips.
“Il table draw al Main è fondamentale perché pur essendo un torneo da 10.000$ buy-in, ovvero il buy-in più alto a parte gli High-Roller, è credo l’unico torneo dove la deadmoney supera la ‘skilled money’ – dice Giovanni ‘gioriz’ Rizzo – il rapporto tra amatori che hanno una vaga idea del gioco e professionisti è di 60-40, se non addirittura di 70-30. Quindi è vero che al Main ci sono i giocatori più forti del mondo, perché nessun professionista degno di tal nome si perderebbe questo torneo, ma almeno nelle fasi iniziali gli amatori sono molti di più”.
Per spiegare l’importanza dei tavoli Giovanni porta l’esempio del suo Main Event di quest’anno, chiuso al Day3:
“Il mio Day2 a questo Main è davvero esemplificativo in tal senso: ho giocato le prime otto ore runnando anche discretamente bene a livello di carte, ma mi trovavo in uno dei tavoli più difficili mai trovati, e nonostante una buona run e alcuni cooler a mio favore mi sono alzato che avevo 90.000 a fronte delle 80.000 chip iniziali. Gli ultimi 50 minuti della giornata di gioco mi hanno spostato al tavolo più bello del mondo, dove non c’era un giocatore che fosse uno con una idea chiara del gioco, e infatti sono passato da 80.000 a 145.000 in neanche un’ora”.
Chiediamo a ‘gioriz’ di quantificare da 1 a 100 l’influenza della ‘table-run’ sull’andare avanti nelle prime giornate del Main:
“E’ davvero molto importante runnare bene a livello di tavoli: nei primi giorni di gioco penso che possa influire fino al 40-50%. Poi parliamoci chiaro: quando si arriva a 400-500 left la percentuale si bilancia, ovvero i pro diventano il 70% del field e gli amatori il 30%. Negli ultimi 50 left si possono trovare 3-4 amatori un po’ a caso, ma tutti gli altri saranno giocatori sensati. Per i primi 3 day, comunque, trovare tavoli facili è molto più importante della run delle carte, tanto ai resti preflop non ci finisci mai vista la struttura del torneo. In un tavolo difficile, quando ti 3-4-5bettano, alla fine puoi finire ai resti con mani come J-J o A-Q: se il tavolo è morbido invece non ci finisci mai”.
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