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Stefano Terziani vince 69,300$ su PokerStars.com: “Stasera festeggio con Favale e Bendinelli da Ramsay”
Per un italiano passare al ‘punto com’ può rappresentare un trauma: field enormi, buy-in impensabili in Italia, avversari duri con skill uniche e swing che possono mettere a dura prova mindset e bankroll, anche se la tecnica di gioco si mantiene potenzialmente profittevole.
E’ così quasi per tutti, ma esula da questo identikit proprio il toscano Stefano ‘easylimp’ Terziani che, senza destare troppo clamore, sta mettendo nella bacheca virtuale i principali tornei di PokerStars.com, ai quali, lo si sa, partecipano i più forti grinder mondiali.
Giusto ieri Stefano ha fatto suo infatti il ‘Sunday 500’ da 250.000$ di montepremi garantito e 500$ di buy-in, incassando una pazzesca prima moneta da 69,300$, che va ad aggiungersi ai quasi 130,000$ vinti al ‘Super Tuesday’ dello scorso marzo e al successo ottenuto in gennaio in un evento TCOOP (50.000$ in cassa…).
Il torneo, ieri, ha visto schierarsi ai tavoli ben 770 player, tra i quali figuravano anche molti dei pro reduci dalle WSOP di Las Vegas. Anche lo ‘scalpo’ ottenuto a conclusione dell’heads up è stato decisamente di rilievo, dato che il nostro connazionale ha avuto la meglio sul bulgaro Dimitar ‘KuuL’ Danchev, campione della PokerStars Caribbean Adventure 2013.
“Sono felicissimo di aver vinto il torneo più tosto di PokerStars – afferma Terziani – è stato un mtt veramente duro, mi ha aiutato sicuramente l’aver giocato quest’anno più di 3.000 tornei sul .com ad abi elevato. Ieri c’erano davvero pochissimi random, il field era composto interamente o quasi di regular e top regular. Credo che per riuscire a vincere là, almeno dal mio punto di vista, siano necessarie due cose: non farsi intimorire dai giocatori forti che mettono costantemente pressione e cercare di fare sempre la scelta corretta, senza farsi influenzare dal payout verticale…”.
Nonostante le cose stiano andando benissimo, Stefano è conscio delle difficoltà e differenze che presenta il ‘punto com’, davvero un altro mondo rispetto al poker online nostrano.
“Mi sto rendendo conto che il gioco sul .com è sempre più duro, avere un buon bankroll, ad esempio, è stato per me fondamentale. Riescono, anche se a caso, a metterti pressione anche i fish, molto diversi da quelli cui siamo abituati noi italiani. Consiglio, per chi si affaccia al poker online internazionale, di avere dietro circa 700/800 buy-in, dati anche i field amplissimi. Fuori roll, infatti, non giocherei mai eventi simili, sarebbe da pazzi”.
Non ama, come il suo amico e quasi concittadino Emiliano Conti, i live, ma sarà ‘costretto’ però a farsi vedere ai tavoli nei prossimi mesi: “Sarò presente all’Estrellas dell’EPT e a Macao a novembre al main event ACOP, dato che i satelliti su PokerStars.com non sono convertibili in denaro. In generale trovo -ev i live, ma ogni tanto non disdegno giocarli”.
La sua schedule, nonostante questo ‘botto’, non subirà variazioni e stasera, invece di grindare, si concederà una prestigiosa cena, peraltro già programmata…
“Mi vedrò con Giuliano Bendinelli e Christian Favale, andremo a cena al Pétrus di Gordon Ramsay, sarà un’occasione ottima per festeggiare anche la mia vittoria!”.
Il tavolo finale, non quello della cena, è stato meno facile di quanto sembrerebbe, infatti Stefano è stato costretto a inventarsi anche qualcosa di originale per riuscire a prevalere, tipo un hero-call come questo:
“Siamo entrambi deep. Il mio avversario, un maniac, apre da bottone come ha fatto il 100% delle volte. Ho A-10 da big blind e gioco. Al flop scendono 7-7-9 con due fiori, lui c-betta come sempre e chiamo. Il turn è una donna di quadri, lui effettua una second barrell e chiamo di nuovo. Il river è un 2 di picche, checko per la terza volta, lui punta 2/3 di pot e chiamo ancora: l’ho fatto perché non si era chiuso né il draw di fiori né un eventuale progetto di scala con J-T apertosi al turn. ‘extasyman’ aveva infatti proprio J-T, che ha muckato. Io sono diventato chipleader e lui è uscito poco dopo…”.