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Giusto separare poker e politica? Il parere dei pro italiani
Le maglie pro-Palestina indossate da Olivier Busquet e Daniel Colman al tavolo finale del Super High-Roller EPT (foto sopra) non sono decisamente passate inosservate.
E’ infatti di ieri la notizia delle restrizioni che Pokerstars avrebbe intenzione di mettere in atto nei suoi circuiti sull’abbigliamento dei player, al fine di evitare che le dirette streaming diventino casse di risonanza di messaggi politici.
Ma è giusta una simile limitazione che mira a tenere la politica fuori dal poker? Lo abbiamo chiesto ad alcuni dei ‘nostri’ poker pro.
Luca Moschitta: “Penso che non ci sia niente di male ad esprimere il proprio giudizio in modo tra l’altro molto educato, Colman e Busquet non hanno fatto niente di male e anzi è ammirevole, a prescindere della loro posizione. Rispetto però altrettanto la decisione di Pokerstars di mettere dei paletti perché è comunque un precedente e nel futuro qualcuno potrebbe presentarsi a sua volta anche con una maglietta con scritto ‘legalizziamo la marijuana’, ad esempio. Penso che il Poker sia uno sport e nel momento in cui si gioca si dovrebbero appunto mettere da parte tutte le diversità e non abusare troppo dei riflettori puntati addosso. Anche perché a mio avviso ci sono giocatori che usano temi molto delicati come leva per far parlare di se”.
Walter ‘cesarino90’ Treccarichi: “È una situazione piuttosto complessa: da un lato penso che sia giusto esprimere la propria opinione, allo stesso tempo, però, essendo una questione abbastanza delicata, rischia di creare problemi… quindi condivido la scelta di Pokerstars di non accettare ciò!”
Il pro Poker Yes Massimo ‘maxsharkkk’ Mosele: “Credo che i player debbano essere liberi di poter indossare cosa vogliono. L’importante è che non siano messaggi di insulti: per il resto libertà massima!”
Il patchato Titanbet Ferdinando Lo Cascio: “A primo impatto ti dico che mi sembra sia una cosa del tutto normale avere una propria idea e manifestarla. Il fatto se sia o meno corretto che lo facciano attraverso il tv table in maniera globale non lo so, rimane la loro idea e non so quanto questa possa influenzare gli spettatori o quali siano le conseguenze reali”
Il pro Pokerstars Christian ‘IwasK.Mutu’ Favale: “Mi pare ovvio che i giocatori possano indossare quello che vogliono al tavolo verde, come accade in altri ambiti pubblici. Non riesco ad avere una posizione interessante data l’ovvietà! Anzi, credo che prendere posizioni simili a livello pubblico in qualche modo aiuti a sensibilizzare chi non conosce nulla della storia su argomenti fondamentali, incoraggiando la curiosità e la presa di posizione altrui. Vivendo esternamente le grandi diatribe che possono sconvolgere certe realtà, la cosa peggiore che si possa fare non è prendere posizione pubblicamente ma restare nell’ignoranza”.
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