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Ecco cosa ho visto a Berlino… terrore all’EPT
BERLINO – Sono stati momenti di terrore quelli passati all’EPT di Berlino durante il Day4. Nel giro di qualche istante si è passati da una situazione favorevole per i colori italiani ad un vero e proprio panico generale. Mi trovavo in sala a seguire gli ultimi tre tavoli rimasti del main event e in uno di questi c’era il nostro Luca Cainelli che era in all-in quando, mentre mi accingevo ad annotare il board, si è scatenato l’inferno.
Una serie di urla provenienti da fuori il salone del torneo si fanno sempre più vicine e ho appena il tempo di voltare la faccia per capire la provenienza delle voci che mi sento arrivare addosso tavoli e sedie. Intorno è un disordinato fuggi fuggi generale con le persone che cercano di raggiungere la piccola porta che conduce alle cucine dell’albergo.
Vedo volare chip dappertutto, e sento il rumore dei bicchieri e delle bottiglie che vanno in frantumi. Provo a dirigermi anche io verso la via d’uscita rischiando di essere calpestato più volte. Tra un calcio, un pugno e una ginocchiata intravedo la porta e riesco ad infilarmici.
Prima di poter uscire c’è ancora una serie di scalini da scendere. Continuano a rimbombarmi nelle orecchie lamenti in varie lingue e quando, finalmente, metto il naso fuori è un continuo chiedere cosa fosse successo: nei brevi minuti che trascorrono l’ipotesi più accreditata, tra chi come me era in sala, è quella di un terremoto.
Intanto iniziano a sentirsi le sirene della polizia e dei vigili del fuoco che si avvicinano al luogo del fattaccio. Mi accorgo di avere un dito e una gamba leggermente sanguinanti, torno all’ingresso principale e le voci che parlavano di terremoto lasciano il passo ad altre che indicano in una rapina la causa del caos.
Non avevo mai provato una sensazione simile e non la augurerei nemmeno al mio peggior nemico. Il mio primo ricordo rimane quello che tutto mi stesse travolgendo, come un castello di castello di sabbia quando si sbriciola.
Cosimo Barberis