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il 20 Ott 2014

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“Basta con le favole, il poker online non è truccato!” Massimo ‘maxshark’ Mosele spiega perchè (pt. 2)

“Basta con le favole, il poker online non è truccato!” Massimo ‘maxshark’ Mosele spiega perchè (pt. 2)

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Non è un segreto che il poker online in Italia stia vivendo un momento delicato. Vuoi perché i giocatori occasionali si sono stancati di aspettare il lungo periodo, vuoi perché le room preferiscono puntare sui giochi da casinò, il traffico continua a calare.

In questo scenario assai poco rassicurante, leggere e ascoltare player di una certa esperienza che ‘sparano sulla croce rossa’ urlando al ‘tutto rigged’, a software pilotati, a carte che si vedono e ad altre simili leggende metropolitane, non è certo un fattore che depone a favore del movimento.

Proseguiamo la nostra chiacchierata sul tema assieme al pro del team Poker Yes Massimo ‘maxshark’ Mosele: qui la prima parte.

 

IPC: Tu hai giocato tanti tornei live, hai notato qualche differenza sul ruolo della Dea Bendata rispetto all’online?

MM: Va fatta chiarezza e considerazioni logiche per distinguere il live dall’online elencandone i fattori positivi e negativi. Andrebbe ricordato che nel gioco live hai i vantaggi di percepire i tells e studiare meglio i tuoi avversari. Ma altresì per onestà dovremmo anche ricordare che le mani giocabili son infinitamente meno, e che quindi, per forza di cosa, sei fortemente più in balia del fattore fortuna che caratterizza il nostro gioco. Perché quando prendi un cooler, o un avversario fa una giocata sbagliata e ti scoppia, o quando con pochi bui sei obbligato a vincere i flip, devono cadere le tue carte altrimenti è perfettamente inutile saper percepire i tells. Andrebbe inoltre ricordato che online non hai spese di viaggio, hotel, ristorazioni etc che incidono pesantemente su eventuali profitti attesi. Infine, si dovrebbe ricordare che online puoi giocare anche per passatempo con pochi euro, e puoi giocare più games insieme, aumentando a dismisura il numero di mani giocate ogni ora e di conseguenza abbassando il fattore fortuna.

IPC: A tuo avviso c’è qualcosa che si potrebbe fare per mettere fine a queste leggende metropolitane?

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MM: Purtroppo, per esperienza personale, ad alcune persone puoi portare decine di elementi di prove ma restano barricati nelle loro idee… Quasi sempre, inutile nasconderlo, son giocatori che o son stati sfortunatissimi o comunque avevano dei leak e accecati dall’ego è nata in loro una forma di odio verso il poker online dovuta a perdite. Penso però che continuare a urlare all’online rigges sarebbe come se qualche giocatore live che prende più cooler o scoppi dal vivo, uscisse fuori dal casinò a sbraitare ad altri frequentatori e/o pubblicare sui network che il tal casinò è una bisca, di non andarci eccetra. Secondo voi il casino non chiamerebbe l’ufficio legale per fermare queste calunnie e parole denigratorie? Il signore non rischia di essere portato in tribunale con una richiesta danni pesante? Serve più umiltà, meno arroganza e più chiarezza. E’ perfettamente comprensibile che il giocatore cliente abbia dei dubbi, e che li possa anche giustamente esporre. Ma mi sembra giusto che questi debbano ascoltare chi gioca da più anni e sul campo ha una esperienza di milioni e milioni di mani giocate. A mio avviso è arrivato il momento che anche le pokerooms non facciano orecchie da mercanti e combattano questo fenomeno negativo senza sottovalutare la sua reale portata.

IPC: Max cosa consigli ai nostri lettori?

MM: Riepilogando, dico a tutti quelli che han dubbi che non si sentano in colpa di averli e non si sentano emarginati o bistratti: li capisco specie se hanno giocato poco online e li esorto a meditare su questi 5 fattori determinanti, altrimenti rischiano ancora di più il tilt: pensando di esser truffati dopo una badbeat o un cooler imparabile ti avveleni ancora di più se pensi di esser truffato… quindi please via dalla testa quell’idea!!!
1) Alcuni giocatori vincono con costanza da anni …se il software fosse truccato la pokeroom non avrebbe alcun interesse ma spalmerebbe le vincite per non far smettere nessuno e continuare a guadagnare in rake.
2) Esistono in rete software di tracciabilità dati (come Holdem Manager) che provano che non esistono anomalie rispetto alla statistica matematica secondo la quale avvengono incroci di punti forti, linee di ev atteso verso ottenuto che provano che gli allin si vincono e si perdono sul lungo secondo statistica.
3) Le rooms non rischierebbero milioni in investimenti se contemporaneamente rischiassero cause milionarie. E’ palese che dopo tanti anni e miliardi di mani giocate in tutto il mondo nel poker online, se cosi fosse, qualcuno avrebbe già intentato cause avvalendosi delle prove.
4) Le rooms guadagnano dalla rake trattenuta su ogni torneo o tavolo cash …non gli interessa favorire uno o l’altro e anche se in teoria logica sarebbe interessata che un torneo finisse prima non può, per i motivi di cui sopra, iniziare a distribuire le carte in modo che ci siano incroci pilotati. Holdem manager traccerebbe queste anomalie e rischierebbero pesante.
5) In Italia i concessionari son obbligati a sottostare al controllo di Aams dichiarando a priori che i software son random al 100% sotto la propria responsabilità e aams rilascia le licenze solo a quelli che si sottopongono a determinati controlli.

IPC: Saprai bene che spesso i sostenitori del rigged diano forza alle loro argomentazioni con qualche scandalo del passato in pokeroom estere non regolari. Che ne pensi?

MM: Certo, per onestà di informazione bisogna ricordare che esistono dei casi dove pokerooms estere senza vigilanza e non registrate son state beccate con qualcuno che vedeva le carte, penso al triste caso di Absolute Poker. Ma erano rooms appunto non registrate e non sottoposte a controlli. Online, inoltre, esiste anche la collusion e le conferenze skype e i multi account. Questi forse son i veri danni ma le pokerrooms possono fare poco a riguardo e se guardiamo questi episodi dobbiamo, sempre per onestà, ammettere e ricordare che anche dal vivo ci son stati episodi non piacevoli: chiare collusioni, chips aggiunte che arrivano da chissà dove, softplaying tra amici, blogger che dicevano carte ad uno dei players in gioco, carte doppie allo showdown (successo anche ad ultime wsop). Insomma, il poker non è un mondo di santi, nè live nè online… Casi di truffe di queste genere ce ne son stati e ce ne saranno ancora. Ma per favore non fatevi condizionare dalla favola del software pilotato: pensare questo, per esperienza, condizionerà enormemente il vostro gioco facendovi fare inevitabilmente mosse errate ai tavoli. Il poker è un gioco bello che sintetizza tutte le emozioni della propria vita e come nella vita forse la prima regola sono il mindset e la disciplina. Convincetevi che state giocando in pokerooms punto it regolari, ciò faciliterà a mantenere il mindset e la concentrazione, e pensate che nel lungo periodo ogni colpo o cooler sfortunato sarà compensato da un colpo o cooler fortunato. Giocando in bankroll, l’online vi permette di compensare con più facilità il fattore varianza. In ultima analisi se davvero volete restare convinti che online sia truccato come fosse una vostra fede, senza voler ascoltare quelli che hanno più esperienza, evitate di giocare. Pensare che un posto sia una bisca ed entrarci contraddirebbe voi stessi ed è una cosa priva di qualsiasi senso. Ma, gentilmente non cercate di convincere altri amatori delle vostre teorie errate e soprattutto non stupitevi se poi i più esperti dell’online e chi ha fatto più sacrifici non si alteri, o i forum specializzati di poker vi bannino, o qualche azienda che ha fatto investimenti pesanti e sa di fornire un gioco regolare si senta calunniata ingiustamente e senza prove ma solo da sensazioni e dicerie.

 

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