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Ucciso a Birmingham croupier aquilano di 21 anni
La notizia triste arriva da Birmingham, città in cui è stato ucciso, all’interno della sua casa, un ragazzo italiano di 21 anni che da qualche mese lavorava come croupier nel locale casinò Genting Chinatown.
Lui si chiamava Francesco Leccese, era di origine aquilana, e si era trasferito proprio per dar seguito a quella passione poi diventata lavoro fisso. Aveva presto ottenuto infatti un contratto a tempo indeterminato.
Il giovane è stato trovato morto martedì nell’appartamento in affitto in cui viveva, all’incirca alle nove di mattina, ma solo l’autopsia (che dovrebbe esser stata già eseguita) potrà stabilire con precisione quando Francesco sia stato ucciso. Sebbene non ci sia ancora l’ufficialità, pare che sia stato accoltellato e il principale indiziato sarebbe uno dei coinquilini del giovane, anche lui italiano.
Questo, dunque, quanto dichiarato da un portavoce della Polizia al quotidiano locale ‘Birmingham Mail’: “La polizia ha arrestato un uomo di vent’anni sospettato di essere il responsabile dell’omicidio, al momento del ritrovamento del corpo di un uomo all’interno di un appartamento in Daley Close, Ladywood, subito dopo le nove del mattino del 18 novembre. Gli ufficiali di polizia, entrati nella proprietà, hanno scoperto il corpo senza vita, dall’età approssimativa di venti anni. La morte è stata dichiarata sulla scena del crimine. Le indagini sono in corso e un esame forsense post mortem sarà fatto già questa sera (martedì 18)”.
Ha parlato con noi, invece, Emilio Martinelli, collega di Francesco, ancora sotto shock per quanto accaduto pochi giorni fa.
“Non so, forse è stato il coinquilino – esordisce Emilio – comunque è inspiegabile che lo abbiano ammazzato. Non mi ha mai detto di avere qualche problema in casa, anzi, sapevo che aveva legato con tutti. Era solo da quattro mesi qui a Birmingham. Era un bravo ragazzo, socievole, un vero amico, non meritava di essere ucciso…”.