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Un Casinò per rilanciare economia e turismo: il sindaco di San Pellegrino Terme spiega la sua idea
Un’opera di recupero che potrebbe portare occupazione e nuova linfa vitale al turismo.
Questa volta l’idea di riaprire la vecchia casa da gioco del centro amministrato non arriva da un sindaco siciliano.
A sostenere il Casinò è il primo cittadino di San Pellegrino Terme in provincia di Bergamo, Vittorio Milesi, che non ha assolutamente intenzione di starsene con le mani in mano.
Per sabato il primo cittadino ha fissato un incontro in Comune che avrà come argomento principale la riapertura del Casinò e le ripercussioni positive che questa potrebbe avere sul mercato del lavoro di tutta la Valle:
“La riapertura del Casinò – ci ha spiegato il Primo Cittadino – rappresenta senza dubbio un elemento importante per il rilancio del turismo e del mercato del lavoro nella Valle Brembana. In quest’area il problema della disoccupazione è divenuto drammatico a partire dal 2003, ben prima della crisi economica, a seguito della chiusura di alcune aziende storiche che sono state spostate in altre realtà del territorio nazionale o addirittura all’estero. In un’area montana come la nostra che comprende 37 Comuni con una popolazione di 42.000 abitanti circa, una delle poche carte da giocare è proprio quella dello sviluppo turistico in tutte le sue declinazioni: termale, estiva, della neve, del divertimento…”
A quanto pare, però, nonostante l’impegno da parte delle Istituzioni la crisi economica sembra aver rallentato alcuni investimenti sul recupero totale della struttura. A proposito il Sindaco Vittorio Milesi ci ha spiegato che:
“Per dare una risposta al problema del lavoro, nel 2007 comune di San Pellegrino Terme, provincia di Bergamo e regione Lombardia avevano sottoscritto un Accordo di Programma che prevedeva investimenti per circa 201 milioni di euro (143 milioni dei quali a carico del soggetto privato Gruppo Percassi) tra cui il recupero dei due complessi monumentali del Casinò e del Grand Hotel e la realizzazione di un nuovo Centro Termale. A causa della crisi economica, le previsioni contenute nell’Accordo di Programma, si stanno realizzando più lentamente e in questa direzione nel mese di dicembre verrà finalmente aperto il nuovo Centro Termale che costituiva un po’ il cuore dell’operazione di rilancio turistico. In questo momento la riapertura del Casinò può pertanto rappresentare un elemento fondamentale per fare quell’importante salto di qualità che consentirebbe, fra gli altri, l’immediato recupero del Grand Hotel, edificio chiuso dal 1978 e che rappresenta insieme allo stesso Casinò, una delle più importanti testimonianze a livello internazionale dello stile liberty”.
Ma c’è di più: la riapertura della sala da gioco, oltre ad una nuova spinta verso l’occupazione, potrebbe portare un introito interessante per lo Stato.
“In tutti gli Stati europei – conclude il Sindaco – i Casinò sono considerati come strutture accettate che completano l’offerta turistica. La riapertura di una casa da gioco in Valle Brembana, oltre che elemento di sviluppo per il territorio, potrebbe costituire un interessante introito per lo stesso Stato, applicando la giusta tassazione. D’altro canto, se si considera che negli ultimi anni sono state liberalizzate e consentite svariate forme e tipologie di gioco, certamente più discutibili e problematiche dei Casinò, fatichiamo a comprendere quali possano essere le ragioni che portano ad ignorare la nostra richiesta, soprattutto quando parliamo di posti di lavoro e di opportunità di sviluppo per un’area a forte svantaggio.”
Per il momento, dunque, non sappiamo quali saranno gli sviluppi, ma la volontà è quella di portare avanti un progetto grandioso che porti con sé migliaia di posti di lavoro. E non escludiamo il fatto che dopo l’incontro di sabato il futuro del casino di San Pellegrino Terme possa apparire più roseo.