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“Il Poker Texano non è un gioco d’azzardo”: assolto il titolare del Joker Club di Albenga
Buone notizie per i giocatori italiani di Texas Hold’em live.
Come riporta questa mattina l’agenzia di stampa Agimeg, Marcello Consavella, titolare di un circolo privato con sede ad Albenga in provincia di Savona, è stato assolto dal giudice dall’accusa di agevolazione del gioco d’azzardo, come già successo in passato ad altri titolari.
Il giudice ha accettato in pieno la pronuncia della Corte di Cassazione il 29 Luglio 2013, secondo cui “il poker texano non è un gioco d’azzardo ma di abilità“.
Il Joker Club è un circolo come tanti, in cui gli appassionati di Texas Hold’em si riuniscono per prender parte a tornei live con buy-in contenuti.
I guai per il proprietario del circolo sono cominciati nel luglio del 2010 a seguito di un blitz della Guardia di Finanza.
Quattro anni fa le normative sul Texas Hold’em erano ancora molto ambigue, e tanti piccoli circoli hanno dovuto penare – e ancora devono, come ad esempio il circolo di Vignola – per poter organizzare legalmente alcuni tornei nella disciplina pokeristica prediletta.
I reati contestati dalle forze dell’ordine riguardavano la presunta illegalità dei tornei organizzati e una presunta attività di scommesse sportive portata avanti senza regolare licenza.
Accuse smontate prontamente in sede legale dagli avvocati Maria Teresa Parrelli e Carla Adorno, che hanno dimostrato l’innocenza del loro cliente.
Riguardo l’esercizio di raccolta scommette il fatto semplicemente “non sussiste“: infatti il circolo offriva la possibilità ai suoi iscritti di accedere ai portali scommesse più famosi mettendo loro a disposizione un computer ed una connessione.
Scommesse che venivano effettuate legalmente da ogni singolo giocatore, che utilizzava il proprio account. Insomma nessuna attività di mediazione o raccolta di denaro ma solamente un servizio per i clienti.
Per le partite di Texas Hold’em invece, gli avvocati di Marcello Consavella si sono appellati alla sentenza della Cassazione, ribadendo che:
“I tornei di poker texano non sono un gioco d’azzardo dal momento che si tratta di un gioco in cui l’abilità prevale sull’alea. Nella sentenza inoltre sono indicate alcune caratteristiche che devono avere i tornei come per esempio una quota d’iscrizione esigua così come i montepremi. Caratteristiche che nel circolo del nostro assistito erano rispettate”