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Fulmine a ciel sereno per Amaya: la polizia canadese fa irruzione negli uffici di Montreal!
Un fulmine a ciel sereno ha colpito i vertici della società Amaya Gaming nella giornata di ieri.
Una squadra della Polizia Reale a cavallo e l’Autorità dei Mercati Finanziari del Canada ha infatti fatto irruzione negli uffici della società, che già possedeva il pacchetto azionario di Full Tilt Poker e che in questo 2014 ha completato l’acquisto del marchio di PokerStars per circa 5 miliardi di dollari.
L’irruzione rientrava, per stessa ammissione delle autorità canadesi, in un’indagine tuttora in corso e che vede al centro delle operazioni, oltre ad Amaya Gaming, anche altre società che offrono servizi economici, ma la stampa locale non è riuscita ad ottenere ulteriori informazioni dalle autorità sul ruolo svolto dai vertici di Amaya in questa operazione.
In una nota diffusa nelle prime ore del mattino, i vertici di Amaya Gaming hanno confermato l’irruzione e hanno reso noto che il gruppo sta lavorando a stretto contatto con le autorità canadesi per conferire tutte le informazioni necessarie per il più corretto prosieguo delle operazioni da parte delle forze dell’ordine.
La società ha poi diffuso una nota, alle prime luci dell’alba di oggi: “Amaya e i suoi ufficiali stanno cooperando con l’Autorità dei Mercati Finanziari, l’autorità che regola la sicurezza nella Provincia del Quebec, in un’indagine che riguarda le attività di negoziazione dell’acquisto di titoli dell’Oldford Group nel 2014“.
“In base al nostro regolamento – si legge ancora nella nota – tutto ciò non prevede alcuna pena per un eventuale cattiva condotta da parte di Amaya. Continueremo a lavorare al fianco delle autorità regolatorie, e se fosse necessario continueremo a farlo finchè esisteremo. Questa indagine non intacca l’operato delle nostre attività, delle nostre compagnie e dei nostri impiegati“.
Stando alle prime indiscrezioni, al centro delle indagini non sembra esserci la trattativa che ha portato i vertici di Amaya Gaming a mettere le mani su PokerStars, ma per l’appunto un’altra operazione, portata avanti due mesi prima per acquistare le azioni di Oldford Group in cambio di una cifra simile a quella sborsata per prelevare la poker room della picca rossa, ovvero circa 5 miliardi.
Sicuramente un momento di paura per Amaya Gaming, una delle società che si sono arricchite di più in questo 2014 con un aumento del costo delle azioni sul mercato azionario canadese di Toronto, dai circa 7 dollari di partenza agli attuali 35 dollari: staremo a vedere se questo blitz avrà delle ripercussioni sull’andamento della società, nonostante le rassicurazioni fornite dal CEO Eric Hollreiser.