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Le storie di Nolan: quando PokerStars stava per acquistare i New Orleans Saints…
Ai tempi in cui PokerStars stava iniziando a sfondare nel mercato mondiale, Nolan Dalla era uno dei personaggi più in vista.
In questi giorni l’allora direttore delle comunicazioni della picca rossa ha reso noto un retroscena, ormai vecchio di quasi un decennio, legato al tentativo da parte di PokerStars di entrare nel mondo dello sport a stelle e strisce.
“La storia risale ai primi giorni del 2006 – esordisce Dalla – circa sei mesi dopo che l’uragano Katrina aveva letteralmente spazzato via la città di New Orleans. La squadra di football locale, i New Orleans Saints, erano una squadra particolarmente triste, ma che riusciva comunque a portare al “Superdome” circa 80.000 spettatori ad ogni partita“.
“In quel periodo – prosegue Dalla – PokerStars stava iniziando a crescere in maniera esponenziale, non era ancora giunto il tempo di lanciare i primi format televisivi legati al poker, ma una certa rivalità con PartyPoker (all’epoca dei fatti la poker room più ‘forte’ sul mercato) stava iniziando a crearsi“.
Così PokerStars passò al contrattacco, come ammette Nolan: “Quando venni a sapere che i Saints erano in vendita gli proposi di fare un’offerta. Sapevamo perfettamente che una lega ampiamente contraria al gambling, come la NFL, difficilmente avrebbe lasciato che un’azienda legata al poker potesse mettere le mani su una franchigia, ma pensavamo che almeno un tentativo andasse fatto“.
“Così arrivò la prima proposta di ben 600 milioni di dollari al proprietario dei Saints, Tom Benson – prosegue Dalla – : la proposta fu subito rifiutata dai vertici della NFL, così elaborai una nuova proposta, la feci leggere a Scheinberg e poi la inviai nuovamente a Benson. Oltre all’offerta economica, garantimmo massima vicinanza alla squadra e ai tifosi, promettendo la nostra presenza stabile a New Orleans“.
Nonostante le tante promesse, Dalla ammette che anche il secondo tentativo fallì: “Se l’acquisizione fosse riuscita avremmo fatto passare PokerStars come un gruppo di eroi pronti a salvare i Saints. Dopo il secondo rifiuto, Scheinberg decise di prendere in mano la situazione, ma l’uscita definitiva di PokerStars dal mercato americano ci costrinse ad annullare ogni nuovo tentativo“.
Per chiudere il proprio racconto su PokerNews.com, Nolan Dalla racconta un aneddoto che ha il sapore del grosso rimpianto: “Tre anni dopo la nostra proposta, i Saints vinsero il Super Bowl e il valore di mercato della franchigia raggiunse la quota di un miliardo e 150 milioni di dollari: il doppio di quanto offrimmo noi nel 2006!“.
Ma nonostante la mancata visibilità assicurata dall’ingresso nel mondo del football americano, PokerStars ha trovato ugualmente il modo di diventare un colosso del proprio settore, e presto potrebbe anche tornare nel mercato a stelle e strisce.