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Phil Ivey vs. Borgata, il primo round va al Casinò: al via la fase preliminare del processo
Cattive notizie per il pluri-braccialettato Phil Ivey che, oltre a passare un periodo difficile agli high stakes online, rischia di pagare un conto ancora più salato nello scontro legale contro il Casinò Borgata.
Dopo le accuse di truffa ed edge sorting al tavolo di Baccarat avanzate dal casinò di Atlantic City, gli avvocati di Ivey si auguravano che il giudice distrettuale cestinasse il caso ancora prima di dare il via al processo civile.
Non è stato così: dopo aver valutato attentamente le testimonianze, infatti, il giudice ha decretato che le accuse mosse dal Borgata sono plausibili e ha dato il consenso a procedere con la “discovery phase”.
Nell’ordinamento giuridico statunitense la “discovery phase” è una fase pre-processuale dove entrambe le parti possono ottenere prove e dichiarazioni dalla parte opposta, tramite interrogatori, richieste di documenti, di ammissioni e deposizioni.
Dato lo svolgimento della causa, probabilmente verrà chiesta ad Ivey la ragione delle sue richieste al Borgata di:
– Un’area privata dove poter giocare
– Un dealer che parlasse cinese mandarino
– La possibilità di essere accompagnato al tavolo da Cheng Yin Sun, ragazza dalle chiari origini orientali
– Otto mazzi di carte color porpora di marca Gemaco, da utilizzarsi per tutto lo svolgimento della partita
– L’utilizzo di un mescolatore automatico di carte
Con gran probabilità il Tiger Woods del poker risponderà come ha sempre fatto finora, ammettendo l’edge sorting e giustificandolo come un errore da parte del casinò, dal quale ha tratto vantaggio onestamente.
Ma suo malgrado la stessa argomentazione l’anno scorso non ha convinto i giudici londinesi.
Nell’accusare Ivey però il Borgata sostiene che la sua accompagnatrice avrebbe comunicato in mandarino con il dealer, dicendogli di girare le carte alte in verso contrario rispetto a quelle basse, permettendo così a Phil di avere edge derivato dal poter anticipare il valore delle carte.
Il futuro di questa battaglia è comunque ancora incerto, ma purtroppo per il campione il primo round se lo aggiudica il Borgata, che oltre a Phil ha citato in giudizio anche la sua accompagnatrice e la fabbrica di carte Gemaco per quasi 10 milioni di dollari totali.