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Blitz della polizia cinese all’APPT Nanjing Millions: l’evento di Pokerstars interrotto al Day1D!
“Clamoroso in Cina” per dirla alla maniera di Sandro Ciotti.
La tappa dell’Asian Pacific Poker Tour di Nanchino – capoluogo della provincia di Jiangsu con oltre 8 milioni di abitanti – viene bruscamente interrotta dalle autorità cinesi dopo una tre giorni di poker con numeri da record.
L’evento, sponsorizzato da PokerStars aveva attirato l’attenzione di oltre 2300 giocatori, tanto che dopo i primi tre giorni è stato aggiunto un Day1 D per accontentare la gran mole di richieste.
Semplicemente uno tra i più grandi tornei live di poker mai organizzati al di fuori degli Stati Uniti – secondo solo alla tappa pechinese svoltasi a luglio, il Beijing Poker Millions che fece registrare 2732 partecipazioni – con una location d’eccezione, lo stadio olimpico Jiangsu Wutaishan Sports Center e un buy-in leggermente inferiore pari a 500$.
Sebbene le premesse fossero a dir poco rosee, confermate dal numero di iscritti che hanno preso d’assalto le tre giornate iniziali, è accaduto ciò che nessuno si sarebbe mai immaginato.
La notizia è stata riportata da ‘World Gaming Magazing’ venerdì scorso, quando stava per avere inizio il Day1 D.
Le autorità locali, dopo aver interrotto bruscamente l’evento si sono limitate ad affiggere un messaggio sulla porta principale:
“In seguito alla possibilità che l’APPT Nanjing Millions tournament possa venir considerato gioco d’azzardo illegale, la polizia sta investigando e l’evento è stato interrotto. Tutto lo staff partecipante dovrà registrarsi presso la sede designata e cooperare con la polizia in merito all’indagine”
Stupore e disappunto serpeggiano tra i giocatori giunti in Cina per disputare l’evento, ancora alla ricerca di chiarimenti in merito alla vicenda.
Al momento non vi sono notizie sulle presunte attività illegali contestate dalla polizia cinese, ma pare chiara la necessità di ridefinire il concetto di poker sportivo in Cina, al fine di stabilire una netta demarcazione tra attività lecite e illecite.
Un capitolo oscuro che potrebbe danneggiare un mercato in ascesa come quello cinese, reso ancor più misterioso dal fatto che tra gli organizzatori ci fosse proprio la room della picca rossa, leader indiscusso nel settore.
Nelle prossime ore si attendono informazioni più precise, in particolare dal presidente dell’Asian Pacific Poker tour Danny Mc Donagh, che fino a qualche giorno fa esprimeva tutta la sua soddisfazione per il successo ottenuto dall’evento.
Tuttavia non è da escludere che al termine delle indagini l’evento possa essere ripristinato, come dichiarato da Eric Hollreiser, a capo del settore Comunicazioni di Amaya, in una recente intervista rilasciata al magazine Bluff.