Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Daniel Negreanu spiega come diventare giocatori professionisti: “Pianificate tutto, solo il 5% ce la fa”
Area
Pochi giorni fa a Toronto il consiglio sul gioco responsabile ha indetto l’annuale conferenza “Discovery” ed ha chiamato a partecipare uno degli uomini-simbolo delle due carte mondiali: Daniel Negreanu.
Stando a quanto riporta sul suo blog, il canadese ha dovuto rispondere a molte domande difficili, che l’hanno comunque sempre trovato preparato. Una di queste però gli ha dato un interessante spunto di riflessione:
“Mi occupo di adolescenti con problemi di gioco d’azzardo e molti di loro dicono di voler essere giocatori di poker professionisti. Cosa vorresti dire a quei ragazzi?”
Il pro di PokerStars ha subito risposto che l’importante è avere una conversazione sincera, quindi non dire che il loro sogno è impossibile, perché è evidente a tutti che non lo è.
Ma c’è una bella differenza tra ciò che si vede in televisione, ovvero giocatori cui piovono addosso milioni di dollari, e la vera condizione del professional poker player: un imprenditore di sé stesso che lavora duro sul suo gioco e si suda ogni centesimo.
Non si può essere avventati e giocare solo con l’idea di essere bravi e guadagnarsi da vivere. La carriera di un professionista deve avere una strategia di fondo, e Kid Poker consiglia di cominciare da due punti precisi: visione e obiettivo.
La visione è ispirata al concetto di visione aziendale delle grandi imprese, e definisce cosa si vuole veramente ottenere dal poker:
“La mia visione per il poker è di utilizzarlo come veicolo per creare abbondanza nella mia vita, dedicarmi con passione all’apprendimento, al miglioramento e allo sviluppo delle mie capacità, ma anche di essere finanziariamente responsabile. Può essere un esempio”
L’obiettivo è invece il “limite minimo” di successo che si intende avere, nell’esempio di Daniel 100.000$ annui. Pensiamo ora a come raggiungere l’obiettivo.
La prima difficoltà sta nel pensare a come ottenere quei 100.000$ annui giocando in bankroll. Anche se si disponesse di una cifra adeguata a giocare il 2$/5$ NLHE al Bellagio, bisogna fare le dovute considerazioni.
Se i migliori di quel limite guadagneranno 30$/ora, partiamo dal presupposto di guadagnare il 70% di essi, ovvero circa 20$/ora. Va da sé che per ottenere il profitto prefissato dovremmo giocare almeno 5000 ore, quindi 100 alla settimana, cui vanno aggiunte le indispensabili ore di studio.
Se si ha intenzione di dormire, allora il piano di partenza è fallito e bisogna rivalutare il tutto. Abbassiamo l’obiettivo a 50.000$: pagando le tasse ne restano 35.000, pagando l’affitto, la macchina, la spesa e via dicendo, Kid Poker stima che si rimanga con 400$ al mese a disposizione, pochi per incrementare il bankroll e difenderlo dagli swing.
Anche cercando aiuto in stacking e prestiti per giocare ad un livello superiore perde di senso, in quanto il livello sarà più duro e i guadagni inferiori, ancora più bassi se si considera il rimborso ai finanziatori.
Sotto quest’ottica l’impresa sembra davvero ardua, ma Daniel conclude dicendo che tutto questo non serve a demotivare gli aspiranti professional poker player, ma solo a dire che solo il 2-5% delle persone riesce a raggiungere questo risultato!
Negreanu conclude il discorso con una frase che ricorda le parole dello spot della Chrysler dove compare Phil Ivey:
“Ci sono eroi, persone speciali che hanno quel qualcosa in più e trovano il modo di farcela, ma la maggior parte fallirà. Siete disposti a lavorare duramente pur sapendo che tutto ciò che farete potrebbe comunque non essere abbastanza?”