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Online “Cards & Keyboards”, il cortometraggio sul lavoro del grinder
Il poker online continua a essere per molti giovani ragazzi di tutto il mondo una buona opportunità per una carriera lavorativa.
La testimonianza di ciò ci arriva direttamente da un documentario che possiamo trovare su youtube dall’emblematico titolo “Cards & Keyboards“.
L’autore del cortometraggio è l’inglese Craig Wilkie che, coadiuvato dal Keiran McGowan e dal narratore Jack Haggerty, ha inteso realizzare un prodotto che testimoniasse qual è la vera vita del grinder di no limit hold’em. Per la realizzazione sono stati intervistati tre professionisti che, ognuno in una maniera differente, hanno raccontato la loro esperienza di giovani ragazzi che si dedicano full time al poker.
Molto bella la storia dello svizzero Linus Loeliger, recente quattordicesimoall’IPT Malta, al suo debutto nel mondo del poker live.
Per l’intervista il regista si è dovuto recare a Malta, patria di numerosi grinder anche italiani. Qui l’elvetico, dopo aver ottenuto qualche buon risultato online ed essersi recato a Londra a rimpinguare il suo roll con alcune partite soft dal vivo, ha abbandonato il posto di lavoro e si è trasferito poco più che maggiorenne nel tentativo di fare della sua passione una professione.
Sull’isola del Mediterraneo con il nickname ‘LLinusLLove’ ha scalato i livelli del No Limit Hold’em 6 max fino a stabilizzarsi ai midstakes. e cogliere qualche piazzamento importante in alcuni tornei multitavolo. Per lui oltre 20.000 euro di profit nell’ultimo anno solo in questa specialità per lui secondaria.
Loeliger ci spiega nel corto come fondamentale sia stata la dedizione completa che ha riposto nella sua attività e come, nonostante il giocatore medio migliori sempre più, la possibilità di lavorare in piena libertà con orari e spazi decisi in autonomia sia qualcosa di irrinunciabile. Un lavoro duro per una vita migliore.
Altro giocatore intervistato è lo scozzese Dean Lyall, professionista a tutto tondo da ormai nove anni conosciuto con il nickname ‘DeanoSupremo’.
Anche Dean ci spiega come il field si sia notevolmente indurito nel corso degli anni. La realtà è che in qualsiasi lavoro minimamente gratificante la competizione rende ogni giorno più difficile la sfida con se stessi e coi propri competitors.
Lyall gioca heads up cash e ha cambiato nel corso degli anni più volte la disciplina preferita pur rimanendo fedele al mondo del testa a testa e trovando la giusta dimensione con i guadagni derivanti dal poker online. Lo scozzese è rimasto però fedele alla sua terra natia e non ha alcuna intenzione di spostarsi.
Due storie diverse quindi che però ben testimoniano come a volte basta impegnarsi in questo mondo per riuscire ad avere un lavoro e la giusta retribuzione, sia morale che economica.
Il poker online ha poi permesso anche a molte persone che non sono giocatori di trovare una sistemazione. E’ il mondo dell’indotto ben rappresentato nel cortometraggio direttamente dal regista ma anche da alcuni dei presenti al Vip Club Live Party organizzato da Pokerstars lo scorso 7 marzo ad Amsterdam presso il Grand Hotel Krasnapolsky.
L’evento rappresenta l’ultima tappa del viaggio di Wilkie nelle sfaccettature del poker online: una festa organizzata dalla room della picca per i propri giocatori alla quale si può partecipare con una piccola spesa. Un modo per conoscere i team pro live e online e interagire con i propri colleghi grinder in una serata spensierata.
Non vi resta che vedere il docu firmato da Craig Wilkie e magari prendere spunto per una carriera nel mondo del poker online.