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Reg Identikit – Alberto ‘HAARLEY’ Scicchitano: “Ridurre la massa per rendere al meglio!”
No. Questa volta non siamo di fronte al classico grinder che macina senza sosta tavoli su tavoli.
Per Alberto Scicchitano, meneghino doc classe ’73, il poker è innanzitutto una passione.
Attenzione, ciò non vuol dire che “HAARLEY” – questo il suo nickname online – sia uno sprovveduto. Anzi. Ma dopo anni trascorsi nel “limbo”, Alberto (a sinistra in foto) sembra aver trovato la sua dimensione grazie al coaching/stacking del concittadino Simone Raccis.
E quanto combinato in questo week-end da “Scicchi” è un chiaro segnale del cambio di marcia avuto da qualche mese a questa parte: il milanese è infatti riuscito a vincere ben 5 tornei in un sol giorno! I pomeridiani turbo da 20€ e 5€ (63 e 70 iscritti), il 5€ The Storm con 195 iscritti e il 15€ 6-Max Club da 212 iscritti su PokerStars.it per poi shippare anche il serale da 50€ su People’s Poker.
“E’ stata una giornata incredibile! Non si tratta certamente di eventi robonati, ma vincerne addirittura cinque in un sol colpo è un grande soddisfazione. Chi gioca MTT sa bene quanto incida la varianza, e come si possa non fare uno shippo nemmeno in 10-15 giorni consecutivi. Se sono riuscito a centrare questa penta crown, gran parte del merito va al mio coach Simone, che in questi mesi mi ha fatto crescere tanto. Il suo suggerimento di ridurre il numero di tavoli e concentrare le energie solo su alcuni tornei sta dando i suoi frutti…”
Domenica ‘bestiale’ a parte, la storia di Alberto parte in realtà da molto più lontano.
“Mi sono appassionato al poker nel 2010. Ai tempi frequentavo il circuito nazionale di PES, il noto gioco di calcio Konami della PlayStation. La community era ovviamente composta da tanti ragazzi, e in quel periodo molti di loro iniziarono ad appassionarsi al Texas Hold’em. Fu allora che giocai uno dei miei primi sit’n’go. Come tutti, agli inizi, non avevo ben chiare le dinamiche del gioco, quando poi ho capito che non si trattava solamente di fortuna, ma di uno skill game vero e proprio, ho deciso di buttarmici dentro a pieno. Il primo a darmi delle dritte fondamentali è stato Bubu [Alessandro Fasolis, ndr]: Pokeropoly è stata la mia prima vera casa nel mondo del poker!”.
Alberto inizia dunque a studiare e giocare sempre più, crescendo giorno dopo giorno:
“Qualche tempo fa giocavo molto più spesso e una sessione prevedeva circa 24 MTT a sera. Ora ho ridotto un po’ i ritmi, riuscendo però ad alzare il mio Average Buy In. Se prima era intorno ai 10€, il mio ABI si attesta adesso appena sotto i 20€. Non gioco tutti i giorni: mi schiero 3-4 volte a settimana, concentrando il focus in massimo 20 tornei. Oltre all’aiuto di Simone, merito di questa crescita va anche a Mario ‘kheldar’ Bucca, che mi ha seguito passo dopo passo nel mio percorso di maturazione pokeristica.”
Come detto in apertura, per Scicchitano il poker rappresenta essenzialmente un remunerativo hobby, che va a sommarsi con gli incassi del suo mini parco giochi per bambini che gestisce nel capoluogo lombardo.
“Mi piacerebbe giocare qualche live in più, ma purtroppo non trovo mai il tempo per programmare una trasferta ‘come si deve’. Quando riesco vado a Campione, che è a un’ora di macchina da qui. Ho giocato diversi IPO e Barracuda. Insomma, per il momento mi accontento della mia dimensione online, anche perché come ben sapete la varianza live è praticamente imbattibile e le spese di trasferta sono comunque una spesa che incide e non poco...”
Quando chiediamo ad “HAARLEY” di farci i nomi dei suoi idoli pokeristici, la sua risposta rivela uno spirito da vera ‘young gun’:
“Credo che Emiliano Conti sia un punto di riferimento per oltre il 50% del punto it. E’ stato uno dei primi ad imparare tutti i trucchetti del giochino e ancora oggi è possibile vederlo schierato praticamente ad ogni genere di MTT, dai 5€ ai 250€. Un altro player che stimo tantissimo è Antonio Bernaudo: non ho avuto la fortuna di averci giocato tantissimo, ma ho fatto diverse review di alcune sue sessioni e devo dire che non sbaglia praticamente mai una mossa!“